sabato 21 marzo 2009

TODAY IS THE DAY (TSCC#18 +19)

Era una storia doppia stavolta. Nel primo finalmente parlano di Jesse che alla fine di tutto ha il suo riscatto personale ai nostri occhi, visto che un po' tutti la odiavamo. Per come abbindolava il povero (per me antipatico) Derek facendogli fare la figura del fesso e per come si ostinava a vedere Cameron un pericolo per John. Queste due storie ambientate per metà o quasi dentro un sottomarino la riscattano, dicevo, e non poco. L'azione è davvero ben costruita e soprattutto sappiamo che nemmeno John Connor vuole continuare questa guerra ma cercare di trovare un accordo: un accordo la cui risposta è NO. Quel che mi chiedo è se il metallo liquido è una cosa a parte dal metallo da noi conosciuto. Non è detto che anche tra loro metallici non ci sia qualche tipo di scontro. Ad ogni modo, vista forse anche per come va a finire questa vicenda, il metallo liquido ci dice che la risposta è NO.

Ci sono poi dei duetti da non dimenticare: il primo che mi sovviene è sicuramente quello di John/Jesse. Memorabile, soprattutto perchè il ragazzo (che è sempre meno ragazzo ma leader dell'umanità) sapeva già tutto, perchè Riley in realtà gli aveva dato diversi indici per arrivarci da sè. L'altro duetto è Sarah e Cameron, sia nel primo episodio sia nel secondo (uno parla della solitudine necessaria di John, l'altro del fatto che uccidere Cameron vuol dire ferire ancora una volta John). Un altro ancora potrebbe essere quello di John e Derek, quello in cui probabilmente si chiariscono i punti oscuri, ma anche quello del confronto tra zio e nipote, infondo Derek è l'unica figura di riferimento maschile, tra donne e robot. Ci deve essere e giusto che sia.
Concludo con l'incontro tra Derek/Jesse. Basta dare spazio ad un personaggio fino a quel momento senza troppi minuti a disposizione che scopriamo molti aspetti. La scena è memorabile perchè John ha chiesto a Jesse di andare via. Derek non dovrebbe risparmiarla e il discorso (sebbene tutto in inglese senza uno straccio di sottotitoli) che fa Derek non fa una grinza: c'era da ucciderla. Credo però che non l'abbia fatto e non solo perchè gli abbia io urlato dietro di non farlo, che non ne valeva la pena, nonostante tutto.
Ah, quasi dimenticavo (in realtà per niente). Un altro dialogo senza precedenti è quello nel futuro di Jesse e Cameron, lei di ritorno dal sottomarino con il messaggio da dare a John e Cameron che continua a dire che parlare con lei equivale a parlare con lui. Potrebbe non dire niente a nessuno, tranne a noi malati di Jameron: sono davvero vicinissimi e qualunque sia la loro relazione (possibile, voglio dire) i due sono tremendamente "l'uno per l'altro". Come dentro i destin ùi segnati e la pace tra uomini e macchine. Anche perchè c'è una bella scena anche di richiesta di scuse da parte di John e non a Sarah, ma a Cameron, che sta dietro a Sarah, in quel momento. John chiede scusa di aver accusato Cameron di un omicidio, ma soprattutto di non essersi fidata di lei.

Forse ci sono molte altre cose da dire. Ma non ho molta voglia di dire altro.
A parte pensare alla scena finale: John ha cercato per tutti i due gli episodi di capire la verità su Riley e quando finalmente l'ha scoperta, quando lui siede sul divano tra la madre e il suo terminator protector, le due persone che gli sono più vicine, lì realizza cosa è successo e il dolore colma completamente il suo viso. E' bastato guardare l'espressione di Thomas Dekker (l'attore che finalmente mostra tutta la sua bravura) per capire cosa stava per succedere. Sono completamente finita dentro di lui, ho rivisto la scena nell'obitorio, ripensato all'ultimo ricordo che ho conservato di Riley. Poi, mentre cercavo di resistere al pianto, ho guardato alla mia sinistra, lì dove c'era Cameron, cercando sul suo volto il confrorto di quel dolore, riconoscendola come a me la persona più cara (del presente? del futuro?) e non trovandolo, realizzando il suo essere cyborg e che un abbraccio non sarebbe servito, sono invece andato da mia madre, a piangerle sulle gambe, mentre il mio pianto si faceva sempre più disperato.
Che non è il ritorno ad un John bambino, non ancora leader, ma proprio perchè leader, ancora umano: ha ucciso un uomo, ha perso la sua compagna ed ha agito nelle sue ultime 24 ore come farebbe un leader. La stanchezza e l'umanità del suo ruolo possono anche concedergli un pianto. Che è poi è stato anche il mio, quasi riuscissi a comprendere in tutti i dettagli quel momento.

Cameron non si scomposta a quel pianto (che ci vuole pure coraggio per la Glau vedere uno che piange così e non lasciarsi coinvolgere, che brava che è!). Voglio dire, è giusto che faccia così, ma su di lui ha lanciato comunque uno sguardo: forse sa anche riconoscere i suoi limiti di metallo e che quel ruolo in quell'istante doveva essere della madre.

Sono sicura che la seconda serie finirà come converrebbe, sono sicura che gli autori non deluderanno le nostre aspettative e nemmeno noi le loro come spettatori. Tutti ci meritiamo una terza serie. E come scrive qualcuno nella petizione "because it's cold here and we need Summer" (mi fanno sempre sorridere queste cose da parte dei fan, perchè mi fanno tenerezza e perchè infondo capisco anche loro).

Non rileggo niente, non ne ho voglia, sono ancora con le lacrime agli occhi.

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