domenica 5 ottobre 2008

RELAZIONI KARMICHE

Il Buddhismo mi aiutò a capire che esiste una causa interna, che viene scatenata da una causa esterna, un agente che va a toccare corde personali e che ci fa felici o ci fa soffrire o tante altre cose. Cose che ci mettono in crisi, ma da cui cerchiamo di reagire per ritrovare il nostro equilibrio.
Una incompatibilità caratteriale si scatena per tanti motivi. E' questo che sto riflettendo in questi giorni. Ho sbattuto la porta in faccia ad un amico di vecchia data, però penso che nel suo caso, una mancata sincerità di fondo e una poco chiarezza con se stesso, l'abbiano fatto urlare contro la mia persona. Eppure avrebbe dovuto conoscermi, sapere che c'è una scorza aggressiva da levare e che del buono, del tanto buono, c'è in me. Io sono una persona che si vuole "illuminare" (Buddha vuol dire anche "Illuminato") che vuole correggere e superare i suoi errori, che vuole soltanto migliorare, come può e deve, e quindi non dovrei spaventarmi davanti a ciò di cui io sono la causa esterna e scaturisco involontariamente la sua causa interna. Non è l'unico esempio. C'è una persona che non digerisco. E' una tipologia di uomo che ogni tanto rincontro, il motivo naturalmente non lo so, forse potrei dire che detesto i Don Giovanni, quelli col macchinone e che pur faticando per ottenere i propri soldi sono sempre pronti a raccontarti discretamente o indiscretamente delle loro avventure amorose, avendo poco rispetto per le malcapitate (anche se le ha amate), di quanto sono famosi in un posto e quanto in un altro, di quanto etc etc etc. Io non capisco che motivo ci sia di sbandierare anche ingenuamente le proprie conquiste personali e perchè bisogna sempre darsi un tono. Mentre ne parlo mi accorgo che è poi un atteggiamento tipico italiano e che è proprio questo atteggiamento che dà fastidio agli stranieri di noi, magari non agli spagnoli, ma sicuramente ad olandesi, tedeschi, etc. Questo mi è stato detto e mi è stato detto proprio perchè io non ne faccio parte. Ma insomma chi pensiamo di essere? Siamo particelle di atomi in mezzo all'Universo, vogliamo renderci conto che darci un tono è solo un modo per mascherare le nostre fragilità, non pensarci, far finta che non siamo così "particelle"? Siamo tutti uguali su questo pianeta, più o meno tutti sfigati e che invece di pensare a discorrere di queste amenità dovremmo prendere sul serio cose molto più importanti. La nostra Via verso l'Illuminazione, ognuno a suo modo, secondo quanto dispone e verso cosa si sente attatto. Certo, io poi faccio la parte di quella pesante, ma io non voglio nemmeno sprecare la mia vita al divertimento spicciolo. Io mi diverto con poco e ieri sera ne è stata la conferma. Mi sono divertita più ieri sera che ho sperimentato i benefici delle tecnologie con le videochiamate in cui, momenti seri si alternavano a risate pure, e non le uscite in bar, pizzeria e tante chiacchiere notturne, insieme al Don Giovanni.

In cosa sbaglio esattamente?

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