lunedì 7 gennaio 2008

ESCAPE FROM NEW YORK and THE ISLE OF DOTT MOREAU

Non è mai troppo tardi.

Ho preso il film "Fuga da NY" un po' di tempo fa e devo ammettere che i primi 30 minuti non è che mi avessero comunicato chissà cosa. Quindi l'ho abbandanato. E' anche vero che c'è un tempo giusto per tutte le cose. Quando l'ho ripreso ho trovato grandiosa l'atmosfera che si respira. Jena (che nell'originale ha un altro nom, molto più accattivante) è un personaggio che non si può dimenticare e la sua velata ironia (velata?) fa sempre pieno centro. Da shock sono le ricostruizioni di questi personaggi abietti, di tutte quante le situazioni, compresi i personaggi come Mind e il braccio destro di Duck. E il presidente? Un capitolo della fantascienza (apocalittica?) che mancava.

Come per il libro. Non è mai troppo tardi. E' raccolto in un volume, in cui ci sono diverse storie di Wells e questa in effetti è la punultimo rimasta. L'isola del dottor Moreau. E tutte le volte che si scrive di un isola su cui si fanno curiosi esperimenti (non necessariamente sugli animali e di animali che vengono trasformati) il riferimento è volutamente su di essa. Forse eccessivamente. Per ora la migliore citazione, resta L'Isola misteriosa su Dylan Dog, sceneggiata magistralmente da Sclavi e disegnata altrettanto bene.
In gran parte è ovvio che risulta superato, ma conserva il fascino dell'origine di certe idee. Improbabili, ma quello non vale anche per l'uomo invisibile? Wells mi affascina più di Verne, certe volte, anzi direi sicuramente sì.

2 commenti:

Angelo Frascella ha detto...

Io di Verne ho letto solo Ventimila leghe sotto i mari e l'ho trovato noiosissimo...poi non ho avuto il coraggio di prendere in mano più niente di suo.

Di Wells invece "L'isola del dottor Moreau" che mi ha divertito è "l'uomo invisibile" che mi ha esaltato: secondo me un piccolo capolavoro. Decisamente 2-0 per H.G. contro Jules

Anonimo ha detto...

Verne ha il pregio di essere molto preciso nella informazioni che dà e per questo è abbastanza verosimile, almeno per i suoi tempi! Ho letto anch'io "Ventimila..." e ho cominciato "il giro del mondo" ma poi non l'ho più terminato (ho visto però almeno un film abbastanza fedele...). Alle volte forse ci si trova davanti ad un manuale del tempo su come per esempio affrotare un viaggio intorno al mondo. Per questo risulta noioso, credo. Indigesto, anche.

Di Wells invece ho letto anche La Guerra dei Mondi e la Macchina del Tempo e confermo quello che penso di lui. Le sue sono idee su cui ancora ci giriamo attorno, che ancora ci girano nella testa, e questo vale tutta la sua grandezza, penso.