martedì 25 dicembre 2007

ANCH'IO QUALCHE VOLTA NON TROVO ALTRE PAROLE DA DIRE

Onda che arriva, invade, resta qualche giorno e poi scivola via, più silenziosa del suo arrivo. Ci coglie impreparati e poi ci lascia con l'amaro in bocca. Cosa resta poi? Il senso d'estraneità di quell'accaduto, quello che ci tiene in quei giorni così vicini. Adesso, no, però.

Adesso è un altro giorno.
Estranei, quasi nemici. Finchè non ci trascina via la prossima onda.
Valanga di Pathos. Sinergie d'incanto. Con effetto sorpresa al principio.

Oggi vado via. Quanta pazienza posso ancora avere? Anch'io qualche volta non trovo altre parole da dire, mentre muiono le precedenti se non sai neanche tu cosa dire.
Finchè non ci trascina via la prossima onda.

Invecchio, è già tanto se posso fare ancora quel che fai tu. Perderti negli sguardi, fingere che ti è normale, attendere un gesto che non ti aspetti, simulare che non te ne frega niente o che hai poco tempo e poi dire quanto sono importante. E fare di questo giorno un altro perchè domani sarà diverso. Uguale a ieri, oppure ad oggi. Oscillando tra il bene o il male.

Ma non ti stupire se anch'io qualche volta non trovo altre parole da dire.

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