Così, a una faticosa esperienza si unisce una lucida realtà, ma anche tanta delusione di non poter pretendere di più. Non è il miracolo che cerco, sembra essere una cosa di cui hanno beneficio tutti tranne me. Sicuramente a qualcun altro succede, ma non intorno a me. Non capisco che c'è anche la mia realtà e va accettata. Però è difficile convivere con questa consapevolezza. E' la stessa che mi fa capire che non sarà in questa vita che potrò cambiare il mio karma, intendo questo aspetto del mio karma. Che fare? Nulla. Accettare la volontà divina. Sì perché se quel messaggio era pieno di speranza, e faceva supporre anche uno straccio di possibilità, mi sembra ora chiaro di non averne affatto, razionalmente parlando. Perché non sa nemmeno di cosa stiamo parlando. Non è solo questo: è anche la presa di coscienza che non potrò mai essere troppo sincera, di dover sempre omettere. Non è solo un "conosciamoci meglio e poi te ne parlo", è davvero "forse in questo caso non è il caso. Dovrei rivolgere l'interesse da qualche parte parte, certo. Come sempre, come tutte le volte. E siamo ancora qui. Nell'illusione. Sì perché per un attimo, appena gli sguardi si sono incrociati, ho sentito quell'attimo di corrispondenza, e avrei giurato che non stesse aspettando altro che me. Ma non è così, è una illusione o un suo ricordo lontano che viene a galla. Qualsiasi cosa sia, non si materializzerà in questa vita, a meno di Dio e dei suoi grandi benefici. E' davvero triste, ma io non demordo. ce l'ho sempre fatta e lo farò anche questa volta. Tra le tante cose, con tutte queste persone attorno, ho capito quanto ambita è la vetta e che io sono davvero poco competitiva. Sembro persa in partenza, e forse lo sono. Il bene però c'è tutto, si tratta solo di trasformarlo, per sopravvivere ancora una volta.
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