Sono tornata alla Nothomb dopo la piacevole e interessante lettura di Metafisica dei tubi. Questo libro è il primo da lei pubblicato, parliamo del 1992 e di primo libro qualcosa ce l'ha, a mio avviso. Non scorre sempre in maniera fluida e non sempre riesce a tenere desto il lettore. Voglio dire, parlo della prima parte (cioè prima che entri in gioco la giornalista Nina) e dell'ultima, cioè le ultime pagine in cui capita l'antifona si fa un po' più fatica a seguirlo. In più la soluzione finale si poteva evitare, trovare qualcosa di più originale. Detto ciò, si salva e non poco la parte centrale che invece trovo esplosiva. Quella sì che vale tutto il volume e che fa ben capire con chi abbiamo a che fare. Torna ad ogni modo il tema del femminismo: lo scrittore misogeno deve vedersela con una giornalista donna. Alla fine, come in una locandiera goldoniana, si casca sempre lui, anche il più irriducibile. Ad ogni modo, non tutto quello da lei scritto mi piacerà allo stesso modo, mentre i suoi fan divorano tutto di quanto scrive!
Nessun commento:
Posta un commento