domenica 24 aprile 2011

PUERTO PLATA MARKET, 1997 - Aldo Nove


Mi chiedo che senso possano avere questi libri. Dopo un po' diventano obsoleti. Dopo un po' diventano archeologia, addirittura. Certo poi uno si accorge che Beautiful è sempre lì, come l'ikea, ma penso che "Le Ore" non sia più pubblicato e le puntate di Paperino e Speedy Conzalez siano difficili da reperire. Detto ciò, non ho molto digerito le digressioni pornografiche dell'autore e le sue ossessioni, ma probabilmente questo personaggio doveva rappresentare il deviato, il perdente, l'uomo comune, anche meno che mediocre. In più non trovo coerente che un uomo con la licenza classica scriva così male. Voglio dire, Nove ci ha provato a fare questo flusso di coscienza, eliminando le virgole e collegando male certi pensieri ma secondo me il risultato in tante teste diverse troppo omogeneo.
Va però dato atto che c'è qualcosa di innovativo. Si avverte la necessità di questa crudezza, di volere dare schiaffi al lettore e mettergli davanti la realtà, la misera realtà di un uomo qualunque, un po' deviato, un po' reietto.

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