domenica 26 ottobre 2008

VICHY CHRISTINA BARCELONA - Woody Allen (2008)

Io che vado al cinema è sempre una novità. Questa volta in particolare ci sono andata con una intenditrice e che non vedevo da due anni. Era sorpresa di vedermi cambiata (in meglio e sembrava sincera) ma prima ancora del film è stato molto divertente "ritrovarla" con le sue battute e le sue risate in seguito alle mie. Ci eravamo mancate abbastanza, spero che questo "ritrovamento" sia permanente ora e che ci si possa scambiare idee, opinioni, suggerimenti culturali come succedeva due anni fa. Questa è stata la cornice. Il film ha completato la bella serata. Personaggi ben caratterizzati, tre donne e un uomo e metà film in spagnolo tanto per ravvivare i ricordi, non solo di Barcellona. Oltre ai personaggi anche le dinamiche tra loro, che sarebbero dovute parere almeno "incredule" (ma non improbabili), risultavano comprensibili e chiarissime nella loro complessità e questo mentre nella vita reale succedeva qualcosa del genere (proprio in quell'istante) ad una amica. Lo scambio tra la finzione e la realtà mi lascia sempre sbalordita. Il film ha acuito la difficoltà di avere una vita del genere e di fatti dopo aver fatto una bella predica, sono andata a dormire agitatissima.

Devo imparare a controllare l'empatia e diventare più egoista. L'empatia è una bella dote per chi vuole fare la scrittrice, ma se si vuole sopravvivere una buona dose d'egoismo utile non guasta. Siccome non sono una scrittrice di successo men che meno una di quelle "incompresa", dovrei tenerci un po' di più alla mia persona.

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