giovedì 31 luglio 2008

SCORAGGIANTE

Mi dimentico di vivere in questa città. Se si esclude che il ritorno a casa è sempre traumatico, che ritrovi gli stessi disagi, gli stessi conflitti, la necessità di adottare strategie antistress per non complicare ulteriormente la situazione, si può dire che questa città è veramente scoraggiante. Dover fare un prelievo di sangue può portare a restare allibiti davanti al posteggiatore che non sa come cambiarti una banconota da 20 euro (mica si possono portare sempre i famosi "spiccioli" in tasca?), trovare parcheggio in cui il prezzo del "grattino" è inferiore a quello acquistato, andare fin diritto al laboratorio analisi presso cui avevo intenzione di fare il prelievo ed accorgersi che ha chiuso da 5 giorni e che non riapre prima del 18 agosto. Più di 20 giorni di chiusura. Non credo che il mio ferro (parlo della quantità distribuita per globuli rossi nel mio sangue) possa resistere fino a quella data e mi tocca andare in ospedale, fare due ore di fila se non per pagare il dovuto, per fare il prelievo stesso. E' normale che se anche solo per occuparsi della propria salute bisogna subire questa sensazione stressante, figuramoci come possa essere stressante tutto il resto, a cominciare dal lavoro.

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