giovedì 7 giugno 2007

A chacune sa douleur, à chacune sa valeur

Mi sono svegliata così stamattina, con questa frase che mi ronzava in testa. Da un lato mostra che il mio studio "matto e disperatissimo" sta dando i suoi frutti e nella forma che più mi piace (aforismi e poesia), dall'altro mi preoccupa aver letto quella tua frase e aver già elaborato questo.

Non so cosa ti sia successo, ma sapevo che sarebbe successo. Quella tua distruzione interiore è sintomo che per una volta ci tenevi e questo è già un passo avanti nella marea di cose da NON imparare per sopravvivere. Ma tu sai vivere meglio di me: ti prendi quel vuoi e poi lo lasci marcire senza neanche preoccuparti di toglierlo dalla putrefazione. Si potrebbe dire che poi ti ritrovi nella cacca, ma evidentemente ad un certo punto riesci a fare spazio.

Questa volta ti sei fatta molto male, lo capisco a pelle, ma so che te la sei anche andata a cercare. Quando magari finalmente ti sei lasciata andare, hai pagato quello che hai fatto a tutti gli altri.

Ti spiego cos'è il karma.

Il karma è una valigia e tu sei sempre in viaggio. Può darsi che tu riesca a lavare i tuoi calzini sporchi durante il viaggio, magari a mano (faticosamente) oppure in lavatrice ( con un lavaggio rapido o con tutto il tempo che ci vuole) oppure che tu debba portarteli sporchi durante tutti i tuoi viaggi. Sai che la puzza arriva prima o poi, e certe volte potrebbe "contaminare" quello di buono devi metterti addosso.

Il karma è questo: prima o poi dovrai decidere di lavare i calzini se no restare nuda. Può darsi che però che ti servano dei calzini in tinta, magari verdini come il colore delle tue scarpe da ginnastica. E allora dovrai decidere di lavare proprio quelli e non altri.

Magari i tuoi calzini verdi possono essere le tue relazioni, con i tuoi amici, con i ragazzi che ti piacciono ma per qualche motivo che tu solo sai perchè li molli subito.

In realtà io ormai so perchè va così. L'amore può essere come il fuoco, che poi si spegne, oppure come l'acqua che scorre sempre e comunque. Beh, nell'eccesso del tuo fuoco, ti spegni alla velocità della luce, anzi del fuoco. Per alimentarti evidentemente ci vuole qualcosa di più, ma se ti fai prendere da tutto ciò che ti piace o ti stimola e che ti passa accanto sicuramente ti muovi più tu alla cieca, di me.

Ad ogni modo ogni volta che hai lasciato qualcuno con un palmo di naso, hai un calzino sporco (verde). Ad un certo punto c'è da decidere se vuoi continuare a mettere quelli sporchi o fare un lavaggio decente.
Alle volte basta un po' di impegno, un paio di ore. Capire che è il momento di togliersi di dosso il marciume, prima che vada in putrefazione.

Non sarai mai in grado di riconoscere quello che fa per te se vai avanti così: l'immagine che dai ad un pivello è che..devo spiegartelo io? E' proprio quell'immagine lì che evidentemente ti ha ferita e che già avevo sentito dirti in un'altra occasione.
Non ti chiedi perchè è quella l'immagine che dai? Per via di questa tua velocità/instabilità. E' il tuo karma questa velocità/instabilità, ma non è per sempre, puoi decidere di rallentare e di stabilizzare tutto quello che senti, tutto quello che ti stimola, senza perdere quella che sei veramente. E' il tuo karma, questo, ma si può cambiare.

Quanto più coraggio avrai di sfidarti, tanto dolore smaltirai dal tuo karma. Quanto più soppeserai il dolore altrui, quello che tu provochi con la tua leggerezza, tanto più smaltirai il dolore che da secoli ti porti dietro. Buona fortuna!

Io intanto penso a lavare i miei calzini blu. Sarebbe anche ora.

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