La prima esperienza con Murakami risale a 4 anni fa circa con Dance Dance Dance. Mi lasciò molte belle sensazioni che in buona parte si ritrovano anche in questo volume, anche se ci sono più livelli narrativi e non tutti finiscono per essere chiariti. Il fascino misterioso e spirituale che probabilmente caratterizza l'autore è indubbio, si legge con la curiosità di voler sapere come va a finire ma soprattutto comprendere il senso più profondo. A differenza dell'altro, l'aspetto sessuale è molto più marcato e parte integrante del senso profondo ma c'è una forma più ossessiva legata all'isolamento che credo dopo un po' infastidisca chiunque, soprattutto se prolungata su 830 pagine. Tutto sommato dunque, una lettura difficile da dimenticare ( siamo stati così tante volte il protagonista, così immersi nelle sue riflessioni e nei suoi giudizi!) ma da cui dopo un po' bisogna disintossicarsi. Difficilmente riprenderò a breve un libro di Murakami, se non dopo molte letture distensive e con poco spessore spirituale!
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