lunedì 23 aprile 2012

REDENZIONE IMMORALE - Philip K. DICK



Forse l'unico errore è stato leggerlo di seguito al libro da me precedentemente indicato  in questo blog. Ciò deve avermi mi ha impedito di assaporare la bellezza di questo libro. Non è affatto meno interessante di altri ma l'ho trovato meno chiaro da subito, meno ispirato, ecco. Eppure recupera tutto nelle pagine finali, lì dove, dopo aver creato un mondo che sapeva pure un po' noioso, in realtà tira le fila di quanto costruito lentamente ed eccolo qua, il senso di tutto il libro. Per una volta, non mi sembra di trovarmi davanti ad un protagonista perdente, e se non perdente, vittima, e se non vittima, complessato, insomma un personaggio un po' fuori dal comune e anche una coppia al di fuori del comune. Però, andiamo per ordine.  Allen (oddio, i nomi, li dimentico facilmente) è una specie di antieroe, ma di quelli sovversivi, ribelli, che poi alla fine col sorriso sulle labbra si fanno beffe di tutti. Quel che ci voleva, uno che pur di difendere il proprio pensiero, arriva anche ad autodenunciarsi, senza avere paura. E la coppia? C'è da pensarci, che per una volta questa donna fragile, sì, è la donna amata e che ama e che l'adulterio è solo una finta, una inutile trappola che non scatta mai per loro. Insomma, ci può essere un'altra realtà. Il dittatore che mangia i suoi nemici è fantastico però!

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