domenica 6 marzo 2011

BUON COMPLEANNO DANI

Non so se sono i compleanni ad essere così oppure doveva arrivare prima o poi il momento. Non della mia verità, ma della tua. Non sembra che le leggi fisiche possano essere soppiantate da una nuova teoria, forse ci vorrà ancora un secolo, per poteri liberare dagli schemi. Non riesco ad arrendermi che tu non ti accorgi di quello che ti dice il tuo cuore, a tratti, mentre non ci fai caso. Le attenzioni, i simboli, e poi basta qualcuno dal passato a destabilizzare un giorno. Il mio giorno. Ma non potevi saperlo, ci sono tante cose che ancora non sai e per quanto buffo, non immagini nemmeno. In ogni caso, ieri ho percepito la mia fragilità, che la sicurezza che avevo costruito è caduta, almeno in parte e mi sono ritrovata di nuovo ad essere sola. Senza una famiglia, senza punti di riferimento. Quindi era altro quello che volevo? Sottilmente giocavo sporco per averti? Queste parole sono così lontane da me che mi stupisco di scriverle. Io non sono così, ma ti aspetto. Sono sicura che non sei nemmeno in grado di accorgerti fin dove posso arrivare, fino dove possiamo arrivare noi. Allora, ho da mettere da parte le aspettative, prendere sempre quello che mi darai, e guardare avanti io. Forse cercare altro, provare a fare quello che ti avevo promesso, avere qualcuno accanto. Del resto questa casa è vuota, piena solo di me ed è un peccato non riempirla di qualche altro essere pesante. Ma mai pensante come te. Non esiste.

Saprai mai quanto mi è difficile? Saprai mai che qui vi avevo destinato i nostri migliori dialoghi e i nostri abbandoni più teneri?

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