lunedì 17 maggio 2010

5 FILM PER 3 DONNE E MEZZO

1. Genitori e Figli - Giovanni Veronesi


Pioveva. La prima volta. Con Maria Pia e Giulietta. Il cinema è stato il Variety. Io come al solito col rischio di perdermi, ma tanto loro erano lì ad aspettarmi. Mi è piaciuto abbastanza, anche se avrei dato un taglio al tema della sessualità, che ho percepito tra l'altro come atteggiamento voyeuristico da parte del regista. Chi se ne frega se si offende. Gli sketch comici, soprattutto del giovane attore romano, molto ben riusciti e la protagonista perfetta per la parte.


2. Mine vaganti - Ferzan Ozpetek

Variety, due giorni dopo. Con Maria Pia e organizzato al momento. Era il giorno del mio compleanno e la prima a Firenze con gli attori e il registra. Un compleanno per una volta da non dimenticare.
Immancabile. La mia presenza al cinema con un film di Opzetek, come anche il tema dell'omosessualità nei suoi film. Quando non c'è, il regista si spegne. Del resto sa parlarne bene, stavolta con travolgenti e dissacranti momenti di comicità, che hanno dato un altro frammento di questo mondo diversamente insondabile.


3 . L'uomo nell'ombra (the Gost Writer) - Roman Polanski



Cinema Fiorella. Con Giulietta e Antonella. Il regista parla da sé e la complessità del film anche. Una tensione continua che non finiva mai e poi quando ce la si aspettava, niente. Un colpo secco e basta. E' così lontano dalla mie corde che ancora non so quanto mi abbia coinvolta o meno. Sicuramente è quel tipo di film che emerge dall'inconscio quando lo dice lui e con effetti devastanti.

4. Matrimoni e altri disastri - Nina Di Majo



Variety. Molto divertente e per certi versi molto realistico. Finalmente una Margherita Buy che mi sembra faccia una parte che le si veste bene addosso, senza sembrare poco capace. Interessante a chi è rivolto (target). E se non si fosse ancora capito, il fascino del tecnico del computer è appena entrato in voga. Però, il momento più atroce è stato il bacio del ragazzino.



5 - I Gatti Persiani - Bahman Ghobadi.


In assoluto il più bello, il più originale, il più complesso. Quello più denso di significato, quello che insegna di più la rivoluzione. Quello che più ci dà una sberla in faccia, per svegliarci, per scuoterci e dirci che per un ideale si può anche morire. Da vedere fosse anche soltanto per la musica iraniana. Cinema Fiamma, con Antonella e Maria Pia. Scelta dalla prima che ha gusti difficili e per lo stesso motivo non saranno mai una sòla.

Cinque perchè sono le dita di una mano, per poterli contare, e cinque è il mio giorno di nascita. Se potessi moltiplicherei il tutto per se stesso e per se stesso ancora.

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