domenica 7 giugno 2009

TRASFORMERS e X-MEN 3


Casualmente e per curiosità ho guardato anche due film che in qualche modo mi avevano incuriosita ai tempi della loro uscita al cinema ma non avendo amici interessati al genere e soprattutto non essendo molto sicura di quanto valesse la pena ho rimandato la visione a tempi migliori. Ebbene i tempi alla fine sono arrivati, ma naturalmente nella lunga lista delle rinunce non ci sono soltanto questi due titoli.

Transformer. Se ne parlò molto ed io ero scettica. Intanto ricordavo a malapena l'anime giapponese e spesso mi chiedevo come potesse essere attendibile una cosa del genere. Dei robot che si trasformassero in auto dall'aspetto terrestre, mentre sostenevano di venire da chissà dove. Il film rende più chiara la confusione ma non spiega perchè i nemici abbiano scelto i veicoli alati per far loro concorrenza. Una distinzione troppo netta tra auto e aerei, anche dopo la spiegazione del film. Ad ogni modo non è la lotta che dura mezz'ora ad avermi colpita, figuriamoci, lì addirittura mi stavo annoiando, visto che si sa come va a finire, cioè qualcuno dei due vince, solitamente il buono, tanto vale arrivare subito alla conclusione, no? E' la storia del ragazzo, della sua caratterizzazione, delle sue attese, dei suoi desideri, quelli di ogni ragazzo della sua età ad avermi tenuta in sospensione. Parteggiavo per lui anche se in altri casi mi sarebbe stato antipatico. Avrà capito che le persone viste solo da fuori sono diverse da quando le conosci? Avrà capito che le belle restano tali, a mo' di comò, e che in realtà c'è bisogno di qualcos'altro? e tutti gli altri? e noi? forse è solo la mia esigenza a richiedere un po' di spessore emozionale a darne e riceverne?

X men 3. Avevo visto soltanto il primo e a parte una storia più o meno solida non mi aveva coinvolto granchè. Diciamo che era fine a se stesso? No, forse no, però niente a paragone con questo numero 3. Si apre e lascia riflettere su una cosa importante. Se potessimo essere diversi da come siamo, se un qualche antidoto potesse renderci uguale agli altri, noi lo prenderemmo? Naturalmente il problema sta nei geni mutati degli X-men e non certo nelle normali preddisposizione per niente supereroistiche che ognuno di noi ha. E' un film sull'accettazione della diversità, qualunque essa sia e alla luce di questi corsi di sostegno sembra appropriata. Non è certo ieri che rifletto sulla diversità, tutt'altro. Io penso che la diversità sia solo un vantaggio, è invece un nostro limite vederlo come un limite. Ad ogni modo la storia viaggia bene e i personaggi sono ben caratterizzati. Uno su tutti Wolverine (forse dico una cosa abbastanza scontata lo so) e per quanto breve la sua parte mi piace Angelo (o come si può chiamare?) che vuole essere com'è alla fine e soprattutto vuole essere accettato dal padre. Sì, la storia regge eccome e a dirla tutta la farei vedere anche agli alunni. Pochi valori, ma buoni?
Adesso che ci penso mi sovviene una frase, una x-woman decidere di prendere l'antidoto (ha i suoi buoni motivi alla fin dei conti) ma Wolverine le dice di "non farlo per un uomo". Gli uomini passano, le donne restano. O meglio, l'abnegazione svuota e non riempe mai. Bisogna porsi un limite nel dare, così non ci sarà nessun problema nel ricevere.

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