domenica 29 marzo 2009

TO THE LIGHTHOUSE (ovvero TSCC#20)

Avrei voluto fare come ho fatto finora, assemblare due episodi in un unico post, ma oggi mi accorgo che siamo agli sgoccioli. Mancano altri due episodi e l'unica serie TV a cui ho concesso il mio tempo, le mie energie e le mie sofisticate elucubrazioni sta per volgere al termine. Sigh.
I motivi di questa possibile termine (di certo c'è solo che a maggio decideranno cosa fare e un po' dipenderà da terminator: salvation 4 che a me sembra una gran bufala e che vado a vedere solo per sperare che la FOX si ricreda su TSCC) sono non tanto il rating che bene o male non è poi così basso rispetto alle altre serie prodotte della fox in quell'orario devastante in cui lo trasmettono ma per i costri di produzione. Insomma i conti non tornano a casa FOX. E' il mondo che va così, ma la speranza è sempre l'ultima ad andare via.

Questo episodio con il libro della Woolf ha in comune una lentezza iniziale, una lentezza dedicata al benessere personale di descrivere famiglie e parlare delle mancanze. La gita al faro si trasforma per ovvietà di cose in ben altro, ma torniamo indietro.

Ritorna Charley, forse l'unico vero amico di Jonh e Sarah, l'unico che possa voler bene al futuro leader della resistenza non perchè sarà quel che sarà (chissà se ci ha mai creduto a tutta 'sta storia) come ad un semplice ragazzo e come ad un figlio. Su 40 minuti, metà vengono spesi non per la fantascienza ma per il genere family. Ed io sono d'accordo, la serie TV è anche la riposta alla domanda: ma era da giovane il leader che avrebbe salvato l'umanità? beh, fragile e normalissimo come tutti gli adolescenti infondo, con un peso un po' tanto grande, troppo da sostenere ma a quell'età ogni difficoltà sembra insormontabile.
Quindi l'incontro con Charley e l'affetto tra i due è stato preparato bene. Ma perchè Sarah ha deciso di reincontrarlo? Ammetto che Sarah fa davvero poco per rendersi simpatica e non mi stupisce abbiano dovuto parlare un po' per ritrovare l'intesa, anche se il motivo principale è una scoperta non proprio bella da parte di Sarah, già destinata a morire nel T3 e qui il discorso saltato nel tempo si riprende. In breve gli affida John, anche perchè non si fida più di nessun altro: Derek non ha mai parlato di Jesse a Sarah e per poco rischiava la vita del figlio e Cameron, beh, di Cameron forse Sarah non ne vuole proprio parlare (non so perchè ma ho la sensazione di jameroniani che le urlano dietro "ma è questo il modo di trattare la tua robot-daughter-in-law?ahah)
Le cose poi non vanno proprio così, la gita al faro si fa pericolosa e tutt'altro nemico si affaccia, non la Weaver, non il metallo liquido, ma il "fratello" internauta di John Henry, il golem, il cyborg che sta imparando dagli esseri umani. Splendida la scena della ribellione alle regole (alle tre leggi?) con Savannah. Adorabile attrice-bambina. Ma come fanno ad essere già così bravi? Scena da cult movie, da affiancare al Golem o Frankenstein e la bambina.

Ancora molte parole. Derek non sapeva niente della "perdita " accaduta a Jesse e lo sa da Cameron che sì, ha visto una volta Jesse, nel futuro. Derek quasi vuole ammazzare la robottina ma poi forse comincia a ragionare e più tardi la ringrazia. Mi sa che potrebbero fare squadra ora che lui, almeno lui, si fida di lei. E' stata la seconda scena difficile per me, dopo l'ecografia di Sarah. Difficile perchè è sempre complesso parlare di queste cose senza urtare, per la seconda volta, la sensibilità di una donna, magari non me, ma un'altra, sicuramente più vicina a me di quanto immagino. Continuo a ritenere incredibile come davanti a tanto dolore un'attrice non si lasci commuovere e continui a fare la sua parte da cyborg. Sì, certo, la pagano, ma quello non basta per queste cose così difficili.

Da non trascurare che anche loro subiscono un attacco da qualcuno e che Cameron si becca una bella doccia (fredda? calda? Purtroppo per me era tiepida) e un bella scossa elettrica per cercare di venire disattivata, ma la robottina è stata più fortunata e libera Derek che non riesce a dire nemmeno grazie (per lui la doccia di Cameron era o fredda o calda evidentemente!) e lei gli risponde "you're welcome" "non c'è di che". L'unico momento di ilarità di tutto l'episodio?


L'episodio si conclude da un lato tristemente e in modo shockante, dall'altro con la divisione più assoluta: Sarah ha diviso lei e John da Cameron e Derek, ma poi anche madre e figlio si seperano a causa di forza maggiore e John è chissà dove in mezzo al mare con una barchetta niente male.

I prossimi due ultimi episodi non lasceranno respiro.

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