martedì 12 febbraio 2008

RITORNO AL DOMANI- Ron Hubbard

Vivendo in questo paesino dell'entroterra toscano vado quasi sempre nella stessa edicola. Non è particolarmente fornita ma non difetta di cose importanti. Se non compro un fumetto compro un Urania. Tanto per non restare a mani vuote. Ho preso questo libro come faccio di solito, lo prendo ad istinto e so che può andarmi anche molto male. C'è comunque da fidarsi di questi Urania, sono ripoposizioni sempre interessanti. Peccato non li compri mai alla fine, almeno mai prima di arrivare qui, nel paesino dell'entroterra toscano. Quando ho preso questo volume "Ritorno al Domani" non ho visto l'autore e ho fatto bene, anche se non ho detto la stessa cosa quando sono arrivata a casa ed ho scoperto chi era. Il fondatore di Scientology. Non so niente di questa fede moderna, eppure io sono una a queste cose sta attenta, più che altro per capire i comportamento odierni, rispetto al passato. E' vero che è cambiato il concetto di "fede" e che davvero non si può essere i credenti di una volta, ma una pratica spirituale funziona sempre e comunque se se ne vedono gli effetti e gli unici effetti che so a proposito di Scientology è che Nicola Kidman da quando ha lasciato Tom Cruise (cioè un adepto di Scientology) ha acquisito bellezza, bravura e carisma. Le aveva già prima, si potrebbe dire, ma ora si vedevono decisamente meglio. Mi verrebbe da ributtare nella mischia la faccenda della mia Empatia e direi che si vede una donna tormentata ma libera, cosciente, padrona della sua vita e delle sue cose. Una donna perfetta, tanto per citare un suo film. Quindi, tornando alla funzionalità della pratica spirituale usando come esempio la Kidman, si capisce che è qualcosa di molto simile ad una gabbia. E non era nemmeno la sua, di gabbia, quindi, teniamola, questa pratica spirituale, fuori , molto fuori, dai nostri discorsi. Invece, perchè la questione si concentra sull'invece, questo libro è forse non bellissimo ma ha una sua ragione d'essere. Scorrevole innanzitutto, drammatico quando deve, riflessioni ancora di più e soprattutto è Fantascienza, come si vorrebbe. Si occupa dei viaggi nello Spazio e finalmente qualcuno che si (pre)occupa di spiegarci cosa voglia dire viaggiare alla velocità della luce. Viaggiare a Tempo Zero vuol dire far trascorrere un secondo mentre sulla Terra, quella che abbiamo lasciato... beh, il tempo passa, passa eccome. Alla fine è la storia di un astronauta (beh, più o meno) e di come la Terra possa cambiare anche radicalmente in 60 anni. E' bello vedere le supposizioni di come sarà, è bello chiedersi cosa sostituirà l'attuale carburante. Un po' meno le ragioni della guerra, ma quello è un problema mio. Ah, l'autore di questo libro che alla fine ho fatto bene a compare è Ron Hubbard. C'è altra roba in giro. Vedremo. E per ora, mi fermo con la fantascienza. Mi hanno regalato un libro e stanno aspettando che io lo legga. Mi sembra anche una cosa carina, da fare.

Nessun commento: