giovedì 27 settembre 2007

TIME HEALS EVERYTHING

Leggera, per una volta. Sento di aver finalmente lasciato al passato quei cumuli di polvere che soffocano i ricordi. Non ne sono certa, non sono più sicura di niente ultimamente, e quando sembra finito ricomincia tutto con violenza, senza darmi il tempo di riprendere le armi per la lotta. Ora però camminando per Firenze, percorrendo le stesse vie, non sento più il cuore oppresso, non sento la lama che mi ha trafitta, non sento il dolore. Time heals everything, mi aveva scritto. E’ quasi libertà, un po’ di vento tra le foglie in festa mentre è già autunno inoltrato e so che Demetra riabbraccerà sua figlia rapita. Ti dimentico. O ti ricordo come una spia delle cinture di un’auto. In automatico, per quel che c’è da fare, ma null’altro. Un gesto appena e ti dimentico. E’ anche abbastanza strano.

Stavolta il confronto è stato con Linda, le sue parole sono arrivate a destinazione, o forse sono riuscite a passare oltre il passaggio a livello sempre chiuso, su cui però non passava mai un treno. Ora vedo anche il treno, in corsa, chissà dove va. Lontano, nei miei pensieri o nei pensieri degli altri, come sempre. Ho così capito che ho fatto spazio, ho tolto via gli scatoloni del trasloco e ora sono sgombra di tutte le cose inutili che non mi servivano più, ma che intralciavano il mio giorno. Potrei cominciare a vivere nella mia nuova casa, fatta di poche cose, ma essenziali, importanti. Il resto, il superfluo ad una come me non serve.

Ho capito che le parole, le parole degli altri mi arrivano, mi consolano, mi danno coraggio, mi ricordano chi sono per davvero ed ho dimenticato le tue, tutte quelle che non hai detto, eppure distruttive, mortali.

E’ l’esplosione del cuore, ora, e dei colori perduti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

^_____^


miomiomio, questo è MIO!
:-*