domenica 21 agosto 2011
LA CITTA' SOSTITUITA - Philip K. Dick, 1957
Commento con molto ritardo questo libro, terminato due mesi fa circa. Il ricordo però è ancora vivo, eccome. Non è forse uno dei migliori libri di Dick, ma di certo non è banale e ripetitivo. Ci sono alcuni elementi (i Golem, i vaganti) che rimangono fissi nella mente e poi, questo ricordo d'infanzia esasperato (sicuramente quello di rivedere un posto che appartiene alla nostra infanzia è un tema comune a tutti, l'originalità sta appunto nell'esasperarlo) è una cosa che non può che coinvolgere il lettore. Quel che mi dispiace, soprattutto quando chiudo il libro di Dick, è che vorrei che quel mondo continuasse in qualche altra dimensione. Allora prende la smania di avere altri libri di Dick che in questo momento latitano.
Qualcuno dice che questa non è vera e propria fantascienza, ma io mi sono stuffata di dover classificare ogni cosa. Basta che mi piaccia e mi faccia andare un po' più in là della realtà.
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