Lo avevo già visto. La cosa buffa è che non mi aveva particolarmente colpito. Ma questo forse fa parte anche di un cammino di crescita culturale che poi passa da qualche parte arriva fino a qui. L'unica pecca di questo film è la lunghezza, ma quello è soltanto un problema mio. Per il resto, anche qui ricchezza di particolari e una trama solida, complessa e per niente infantile. Una piccola pietra miliare nel genere e che fa parte ormai del mio immaginario.
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mercoledì 23 maggio 2012
STEAMBOY
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lunedì 21 maggio 2012
La definizione esatta è sicuramente "film di animazione". Chi l'ha detto che c'è per forza bisogno di un lieto fine? Chi l'ha detto che bisogna compiacere i lettori? Niente di tutto ciò, una storia triste e bella senza vie d'uscita e una grafica eccezionale, ricca di particolari (narrativi) che fa di questo film un'opera d'arte. Troppo avanti per come ci stiamo adagiando ora.
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martedì 1 maggio 2012
ANASTASIA, 1997 (Walt Disney)
Le nipoti amano vedere gli stessi film, ma non è questo il caso. Dopo aver comprato un televisore nuovo perchè "è buio, zia!" e aver scelto diversi film d'animazione per lei, lei ha preferito rivedere "il gatto con gli stivali". Nulla da dire, ma Anastasia l'ho visto da sola. E' molto suggestivo e mi ha completamente immerso in quello che mi serviva, un po' di Russia, prima e appena un po' dopo della caduta degli Zar. Rasputin non poteva che essere il nemico per eccellenza e la magia nera inevitabilmente ricostruita in maniera fiabesca. Direi un bel film di animazione, non annoia mai e che porta a riflettere sulla storia vera, su certi temi comunque importanti e sulla fine di un impero. Naturalmente essendo una "fiaba" molto di quello che succede alla Russia, non viene descritto e cosa è meglio o peggio non viene di certo accennato.
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domenica 12 febbraio 2012
HAPPY FEET e L'ISOLA MISTERIOSA
Accostamento abbastanza improbabile di due film, ma entrambi presi dalla biblioteca dei ragazzi di Scandicci.
Io e mia nipote l'abbiamo trovato noioso. Ci sarà pure un motivo, no? I buoni intenti c'erano tutti, il messaggio pure, ma evidentemente è qualcosa nella regia che ci ha fatto un po' annoiare. Mia nipote lo ha abbandonato molto prima di me. Strano, a noi le ambientazioni glaciali e i pinguini piacciono molto.
Differente è stato il giudizio per questo film. Io e lei siamo rimaste incollate allo schermo fino alla fine. Cosa vorrà dire? Che forse le vecchie pellicole (parliamo degli anni 60) non sono poi così tanto male per le giovani leve. E' proprio il "meraviglioso" di altri tempi che deve averci affascinato. Lo stupore con poco. Di questo film è bello tutto, a mio avviso. La capacità di sopravvivere in un ambiente ostile, gli animali giganti e la presenza finale del Nautilus e del Capitano Nemo finale che oltre a dare un senso a tutto, rendono anche fantascientico tutto il suo assetto. Bello davvero. Ah, certo è ispirato al libro di Jules Vernes, di cui però non ho mai avuto il piacere di leggere nemmeno un rigo. Sembrerebbe il continuo di Ventimila Leghe Sotti i Mari, e quello sì, l'ho letto.
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martedì 17 gennaio 2012
MOVIE DA RAGAZZI
Naturalmente questa visione è per ragazzi, anche bambini, visto che ci sono andata in compagnia della mia nipotina. Sono state due belle esperienze. Il Gatto con gli stivali vale la pena di vederlo in 3D poichè grafica ed effetti speciali sono stati curati abbastanza da sfruttare il media giovando a tutti i sensi, senza stavolta provocarmi il famigerato mal di testa. I voli e le acrobazie non mancano e nemmeno la storia è così banale. Forse si potrebbe incartanare, ma lascia buone impressioni. Il senso profondo di alcune frasi poi ("Tu sei più di così") sono da imprimere nella memoria quando devi insegnare a qualcuno ad essere migliore. Ad esserlo tutti. Alvin Superstar è decisamente meno cartoonesco (è un film alla fine ) in cui la morale è più finta. La storia è più un inseguirmi di avvenimenti da cui si vuole uscire, ma sicuramente inferiore al precedente. Eppure lo sforzo degli autori a non banalizzare i messaggi è apprezzabile. Lo scambio di personalità fa capire che quando c'è da diventare adulti, lo si diventa ma nell'animo si è sempre un po' discoli. Vero, verossimo, almeno per quello che mi riguarda.
In definitiva a mia nipote è piaciuto e alla fine per me conta soltanto questo.
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