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martedì 24 febbraio 2015

MOLTE VITE, MOLTI MAESTRI - B. Weiss


Pur avendo letto diversi libri (qualcuno da farmi innamorare addirittura!), decido di scrivere di questo che pensavo un seguito o prequel di Molte Vite, Un amore. Lo trovai banale, lo trovai inconcludente, non accettavo l'ipnosi regressiva come conferma delle nostre vite passate. Anche il fatto di non venire reincarnati in animali o piante, mi metteva in sospetto. Ero buddhista e non così aperta come credevo. Stavolta mi sono trovata davanti un altro libro, forse un'altra io. Certo, sempre ipnosi regressiva, ma anche e soprattutto messaggi dai Maestri. Io di Maestri ne ho sentito parlare per la prima volta l'agosto scorso. Ho capito, anche attraverso questo libro, che non sia soli, sui vari piani (fisico, astrale, spirituale) e questo stranamente è in perfetto accorto con quanto sto credendo ora e che è ancora tutto da scoprire diciamocelo. Ora non si deve far altro che ascoltare la voce (o meglio il pensiero) dei Maestri ed essere migliori di così, sempre meglio di così. 

martedì 18 settembre 2012

JODOROWSKY


Questo post si aggiornerà di volta in volta. L'argomento è Jodorowsky, lui, la sua psicomagia ma anche tutta la sua produzione artistica, che conta fumetti, film e libri, nonchè lettura di tarocchi. Ecclettico è dir poco, su questo non abbiamo molti dubbi.

Cominciamo con "Psicomagia". Nel volume da me letto ci sono anche altre due interviste che in un certo senso appesantiscono il discorso fatto in precedenza da Jodorowsky con il suo intervistatore. Ci viene spiegata abbastanza bene cos'è la psicomagia che a prescindere dalla produzione letteraria fa molto pensare. Di sicuro lui strutta le immagini che capta anche per scrivere (e lo dice ma non abbastanza da rendersene conto per davvero!) ma è molto interessante come abbia intuito con estrema lucidità la diversità del linguaggio dell'inconscio dal nostro. L'incoscio manda i suoi segnali (e qua non ci piove), facciamo un caos tremendo per poter poterlo interpretare, ma difficilmente ci ricordiamo di tradurre tutti i gesti che facciamo per vincere il nostro trauma (parliamo di gag o impasse psichici che ci rendono la vita molto complicata) in un linguaggio che l'incoscio possa capire quando in noi sta evolvendo, quando noi vogliamo guarire. Molto interessante (e anche un po' da mandare in crisi) è la sua visione della religione o meglio ancora della spiritualità: nulla. Lui dice che la cosa importante è  la salute, salute psicofisica naturalmente. Dobbiamo vivere bene e la religione è un modo per ingabbiarci ma noi non abbiamo certezze di quello che la religione ci dice (qualsiasi religione: fa l'esempio del ciclo della rinascita ma afferma che lui non sa se sia vero, se esiste e non c'è modo di dimostrarlo e quindi perchè affidarsi a qualcosa che non si sa se esiste o meno?). Insomma, alla fine ci costruiamo molte cose per cercare di stare bene ma forse alla fine, non appesantiamo un po' tutto di troppo? E per quanto riguarda l'ispirazione, non ha forse ragione? Che la nostra morale ci ingabbia nello scrivere di tutto e di più, senza etica inutile almeno quando si fa arte?



Sono poi passata alla visione di un film. El topo. E' un western spirituale, anche troppo. Che Jodorowsky fosse trucido e che volesse spiegare in maniera quasi macraba (ma sempre psicomagica) un qualcosa  mi era chiaro già dal libro e qui non è da meno. Molto interessante è l'uso di tutta quella simbologia (capre, conigli, ecc) che danno qualcosa di più al western, ma resta una storia che non è una storia ma la necessità di tirare fuori dal basso di noi, dal nostro abisso molte cose, alcune belle e alcune brutte.






Se El topo era decisamente strano, questo non ha paragoni. E' pieno zeppo di simbolismo e di simboli, ma anche dei messaggi fin troppo chiari del punto in cui è arrivata la nostra società (già ai tempi della pellicola la diceva lunga). C'è dentro misticismo, ma anche alchimia. La ricerca della parte migliore di noi, che non è soltanto un film. Molte belle le parti dell'arrivo degli spagnoli, della storia traslata di Gesù (col manichino) riscritta in maniera moderna e la Passione in sé. Sembra quasi che il messaggio ultimo è  liberarsi di certe fedi, che sia Dio, il potere, la ricchezza e le manie. Bella anche la simbologia legata ai pianeti. Da rivederlo, a lungo termine.

    

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Altro passaggio è stato al fumetto. Avevo già letto i Tecnopadri e come in quella occasione un solo volume presentava soltanto un mondo completamente inimaginabile ai nostri occhi e che evidentemente solo Moebius poteva rendere ancora più stravagante. 
 Ad ogni modo la lettura è stata piacevole e oltre a mondi immaginari ha anche una storia solida e ben congeniata. Per ora la mia lettura dell'Incal finisce qui visto che, questi due volumi sono stati presi in biblioteca. Ne resta uno che aggiungerò a fine lettura  e che forse è la parte più interessante. Tutti gli studi preparatori che hanno permesso a uno e all'altro di creare questo mondo

mercoledì 15 agosto 2012

GLI EREDI DI ATLANTIDE (Wilson e Flem-Arth)

Il libro mi è stato regalato da una dei pochi parenti con cui si può avere uno scambio ragionevole senza cadere nella banalità allucinanti della vita. Sono sicura che l'abbia scelto un po' a caso, seguendo più l'istinto poichè non credo che né lei né io abbiamo abbastanza informazioni per affrontare tutti questi misteri, senza chiederci "ma costa sta dicendo?". Ma chi se ne frega lo stesso. La lettura è stata piacevole, ricca di informazioni, alcune delle quali note, altre scientificamente sconosciute, ma tutte assieme hanno chiarito o almeno aperto spiragli a qualche mistero da risolvere. Il giro che fa è decisamente lungo, parte da Platone, per parlare dei vari siti ritenuti o ritenibile "sacri" (su tutta la superficie terrestre!!!), passando per i templari, e la verità storica di Gesù. Anche un po' di alieni, con i miti egizi di mezzo. Certo ci sarebbe da chiedere cosa c'entra Altantide con tutto questo, ma vi dirò che ugualmente è stato interessante. Quindi questa lettura sa più di archeologia che di letteratura (non avevo dubbio appena aperto il libro) ed è una miniera se mai dovessi imbattermi in queste faccende misteriose per scriverci qualcosa mi venga in testa sopra.

giovedì 2 agosto 2012

ESERCIZI DI FANTASIA - G. Rodari

Preso per caso ad un bancarella di quelle che ti vendono le cose a metà prezzo. Mi è caduto l'occhiosubito. Mi sembrava un perfetto connubio tra il mio lavoro di insegnante e quello di scrittrice. Mi ha fatto riflettere a quanto posso ancora fare per stimolare la fantasia nei ragazzi e quanto il mondo potrebbe essere migliore se li lasciassimo essere di più di come li vogliamo. Non è affatto semplice ma si può fare. Bisogna provare. E in ogni caso è illuminante dal punto di vista artistico e creativo, di immagini che si possono avere anche da sole due parole. Più di una volta fa notare che anche gli scienziati sono creativi, del resto come farebbero a inventarsi una cosa che non esiste?

sabato 7 aprile 2012

SINCRONICITA' - M.Teodorani


Una volta che si intraprende un cammino (cominciato l'anno scorso con la scoperta dell'Entanglement) bisogna arrivarci fino in fondo. Questo libro ha diverse cose interessante e a fine libro ti dice anche che esiste una filosofia di vita che si potrebbe segue per vivere meglio. Naturalmente non si sbaglia, poichè la scoperta scientifica va a coprire una parte di quella che faceva già parte delle filosofie indiane, in particolar modo quella buddhista. Da un lato quindi niente di nuovo sotto il sole, ma dall'altro approfondisce e dà credito a qualcosa che forse aveva bisogno di un supporto scientifico. Nonchè Teodorani fa credere che questa scienza sia accettata da tutti, ma sicuramente va vedere che se vogliamo fare qualche passa avanti nella nostra umanità e spiritualità sicuramente questa è la via giusta. Il libro va a colmare uno vuoto di conoscenze, oppure a inserire il tassello mancante a tutta la mia architettura filosofica che da un certo punto della mia vita ha cominciato ad accompagnarmi, confortarmi e aiutarmi. Ci sono voluti degli avvenimenti importanti per darmi positività nella mia vita e so che quanto dice il libro è già molto vicino a me. Farò più attenzione alla sincronicità. Così potrò leggere ancora più messaggi che questo mondo mi dà.

giovedì 4 agosto 2011

FORSE PERCHE' ANCHE LA PAZIENZA HA IL SUO LIMITE

Non so cosa scriverò in questo post. In effetti è sempre un'avventura, dove non si sa da subito dove approdare. Poi si arriva da qualche parte e se non altro ci si sente più leggeri. Vorrei andasse così anche questa volta.

Mi sento così, dal ritorno dal mare. E' stata la prima volta che non ho dovuto terer conto di nessuno e quindi ho pensato a me. In realtà ho letto un libro (di psicologia, che credevo spicciolo) che mi ha cambiato se non la vita, sicuramente ha svelato i miei punti critici e per fortuna mi ha anche suggerito come fare per superarli. Non tutto può essere stato assimilato, ma ho inziativo a ragionare diversamente, dal senso di colpa (inutile zavorra del passato), alla dipendenza alle persone e alle convenzioni (nel primo caso per la poca autostima di sè, nel secondo probabilmente anche). C'è stata poi una maggiore accettazione, cioè non mi sono più posta il problema di quello che pensano gli altri (ma non a parole, che lo sapevo dire bene, nella profondità dell'essere) e quindi a rischiare quando cè da rischiare. Infatti il primo e verissimo trauma alla lettura del libro è stato scoprire in realtà di non volersi davvero bene, di elinmnare ogni causa di sofferenza, ma anche di piacere e di gioia, per un quieto vivere che mi impediva di affrontare una cosa importante: il rifiuto. Sì, sul rifiuto c'è sempre stato poco da fare. Non ho mai detto cosa sentivo perchè lo trovavo sconveniente, invece avevo soltanto paura del 2 di picche. Rischiare dà un'emozione in più e forse si riesce anche ad ottenere quello che si vuole. Oppure, si affronta quella paura oppure ci si ritrova ad essere lo stesso vincenti. Restando come si sta che cosa spero di ottenere? Di essere sempre quella che verrà messa da parte, come hai fatto tu.

Per il momento, perdonarti è difficile. E credevo che dimenticarti sarebbe stato anche peggio. Invece, nel mio piccolo, ci sono riuscita. Certo mi hanno dato una mano. Un angelo inquieto appena, ma meglio di niente se c'era da mandarti via. Tutto questo forse perchè anche la pazienza ha il suo limite e tu avevi abusato troppo. Non volontariamente, d'accordo, ma l'hai fatto. Se poi speri che le cose vadano come dici tu, ti sbagli anche su questo. Io non accetto compromessi, su quello di cui ho bisogno e che tu non vuoi (a questo punto della storia) darmi.
Non credi sia giusto così? Io credo proprio di sì.

Scanzano mi è rimasta nel cuore. Non posso che tornarci. Ho lasciato qualcosa in sospeso, un essere umano da conoscere meglio, di cui vedo il groviglio (termine italiano che sto usando per "entaglement") e il desiderio di scioglierlo, senza però attribuire troppo alle affinità e al destino. Mi sono rotta anche di questo. Di incrociare segni e segnali per trarre fuori una pozione che non funzionerà perchè l'ha detto qualcuno, se non io.




martedì 5 luglio 2011

4 SAGGI ( E UNA SOLA LETTRICE)

ENTANGLEMENT - Amir Aczel (2004)

La parte puramente scientifica è piuttosto difficile da comprendere (ancora di più se si tiene conto della mia formazione umanistica). Però la biografia degli scienziati che hanno contrinbuito ad indagare (o a scoprire) l'entanglement è stata molto divertente e mi ha messo molta curiosità. Cosa ho capito di questo grande mistero? Beh, quando ho letto questo saggio qualcosa l'avevo capita, poi c'è stato da approfondire in seguito. Va tenuto conto che non va oltre l'aspetto fisico, non si azzarda a raccontare altro che non riguardi il piano subatomico. L'ho apprezzato, non so perchè.





Il TAO DELLA FISICA - Fritjof Capra (1975)

A quel che si dice potrebbe essere considerato il primo importante esperimento sull'unione della fisica fin a quel momento scoperta con il mondo e la filosofia orientale. Ha sicuramente esercitato molto fascino e indubbiamente alcune "coincidenze" divertono. Devo a questo libro la mia entrata nel mondo della fisica in senso stretto a paragone con quanto invece ho cercato e conosciuto della spiritualità orientale. Non che non lo sapessi, ma ora cominciavo a guardare da vicino e a rendermi conto come la scienza non ha il compito di debellare la religione, ma in questo caso si meraviglia da sola che scoperte recenti in realtà per i mistici orientali era roba vecchissima, tramandata per tradizione.





L'ARDORE - Roberto Calasso (2010)

Uscito di recente, mi chiedo a chi possa interessare questo libro a parte a me. Forse a qualcosa che cerca nei saperi dell'India ma nel periodo vedico. In un certo senso le "scoperte innovative" della filosofia induista e buddhista sono un po' più avanti nel tempo (tanto per capirci, il concetto di karma è successivo ai Veda racconto nelle Upanishad) e quindi ci si potrebbe chiedere che utilità ci possa essere nell'affrontare temi vecchi di 3000 anni (anche di più). La lettura è interessante per un buon numero di pagine; poi vista la mole delle stesse diventa difficoltoso continuare a seguire l'autore. Molto interessante, oltre alle sue speculazioni (forse io appartengo ad un'altra scuola di pensiero indologica quindi non sempre mi sono ritrovata), il repertorio fotografico, scattate di suo pugno e che mostrano un particolare interesse ai significati e ai particolari. Un ritorno all'India per me.
Un dettaglio: l'Ardore, Agni è un Dio, l'ardore di fare le cose, l'ardore delle cose in sè. Oggi con rammarico mi viene da dire che ci vuole qualcuno che alimenta, altrimenti il fuoco di Agni si spegne, come tutti i fuochi. E questo è un sacrilegio. La devozione non si deve mai interrompere.


ENTANGLEMENT - Massimo Teodorani (2007)

Secondo libro sull'argomento. Qui si passa dalla fisica quantistica subatomica a bel po' di ragionamenti che alle volte sembravano sfociare (direi anche precipitare) nella new age con la presunzione di offrire agli occhi del lettore chissà quale mistero esoterico a lui svelato. Se si supera questo aspetto un po' superstizioso (una superstizione al contrario), si può anche guardarlo come un trattato scientifico sull'entanglement che decide di occuparsi anche di quello mentale, psichico, insomma di quello che mi è stato detto e in quello in cui sono stata coinvolta per cominciare a capire cosa fosse davvero. Beh, questo volume rispetto ad Aczel lo spiega, si diverte, mette in mezzo poteri PSI (cioè quelli che io chiamo ESP) e riesce anche a convincermi. Racconta di Incoscio Collettivo junghiano (da approfondire) e di Noosfera (il parallelo in termini di universo), di entropia e neghentropia e quanto possiamo influenzare tutto ciò per creare ordine oppure altro caos. Insomma alla fine mi ha fregata, mi ha quasi convinta che tutte queste cose possono essere accettate. Ma si sa, io sono romantica e la mia ironia potrà distruggerne le prove quante volte si vuole ma poi resta di fondo. Almeno si possono spiegare così i poteri ESP, è già qualcosa. Naturalmente il passaggio alla LEGGE DELL'ATTRAZIONE mi sembra da poco e per quanto mi sembri new age anche questa, in realtà essere esiste. Però non fatemelo raccontare da americani, non mi piace lo stile, il bisogno per cui lo raccontano, e la risposta un po' credulona degli americani. Insomma, spirito critico anche per questo per favore.

In ultimo, ho letto un articolo sulla SINCRONICITA' su Scienza e Conoscenza (non solo uno - "A come Acqua", nov. 201o). Ancora non mi è chiaro il concetto, nel senso che ho bisogno di approfondire e non poco. Se è vero che esiste, mi affiderò a questa sincronicità per risparmiare energie e sms e mi farò capire lo stesso attraverso lo spazio e il tempo, in modalità "non-locale".