Così concludo la seconda parte (a mio avviso) della storia de Il Corsaro nero, che tanto mi ha entusiasmato. In realtà il mentre è sempre stato un po' doloroso, per via di una lettura non sempre facile (ma ciò è anche causato dalla mia scarsa costanza di leggere in maniera più fluida e il tempo che naturalmente manca sempre per questo e per tutto), Però avevo bisogno di finire ciò che avevo lasciato in sospeso, anche se immaginavo in questo volume, tutto potesse andare nel migliore dei modi. Ma che attesa! Soltanto nell'ultimo capitolo (nemmeno, nelle note finali) si intuisce che la storia d'amore e di travaglio è giunta a buon fine e intanto ho fatto una bella lettura avventurosa. Da questo punto vista, dal piglio che riesce a tenere il lettore, direi che è stato uno scrittore geniale...
Visualizzazione post con etichetta I pirati. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta I pirati. Mostra tutti i post
domenica 26 febbraio 2012
LA REGINA DEI CARAIBI - Emilio Salgari
domenica 12 febbraio 2012
HAPPY FEET e L'ISOLA MISTERIOSA
Accostamento abbastanza improbabile di due film, ma entrambi presi dalla biblioteca dei ragazzi di Scandicci.
Io e mia nipote l'abbiamo trovato noioso. Ci sarà pure un motivo, no? I buoni intenti c'erano tutti, il messaggio pure, ma evidentemente è qualcosa nella regia che ci ha fatto un po' annoiare. Mia nipote lo ha abbandonato molto prima di me. Strano, a noi le ambientazioni glaciali e i pinguini piacciono molto.
Differente è stato il giudizio per questo film. Io e lei siamo rimaste incollate allo schermo fino alla fine. Cosa vorrà dire? Che forse le vecchie pellicole (parliamo degli anni 60) non sono poi così tanto male per le giovani leve. E' proprio il "meraviglioso" di altri tempi che deve averci affascinato. Lo stupore con poco. Di questo film è bello tutto, a mio avviso. La capacità di sopravvivere in un ambiente ostile, gli animali giganti e la presenza finale del Nautilus e del Capitano Nemo finale che oltre a dare un senso a tutto, rendono anche fantascientico tutto il suo assetto. Bello davvero. Ah, certo è ispirato al libro di Jules Vernes, di cui però non ho mai avuto il piacere di leggere nemmeno un rigo. Sembrerebbe il continuo di Ventimila Leghe Sotti i Mari, e quello sì, l'ho letto.
Etichette:
I pirati,
Il Cult Movie,
L'Animazione,
La Biblioteca (di Scandicci),
La Fantascienza
venerdì 30 dicembre 2011
4 LETTURE PRESTATE
Queste letture prestate possono avere due temi, o per chi non si intende di analisi testuale, di due chiavi di lettura: una riguarda i pirati, l'altra Hugo Pratt. Alle volte coincidono, se si pensa che Corto Maltese in fondo era un pirata, ma non è solo questo. E' qualcosa legato al viaggio (il tema portante e forse l'unico vero da studiare, se però si aggiunge "avventuroso") che li unisce tutti.
SAINT - EXUPERY, L'ULTIMO VOLO di Hugo Pratt
E' il primo che ho letto. L'ho trovato non così chiaro come mi sarei aspettata. Però ha un punto a suo favore: riesce ad essere suggetivo ed evocativo abbastanza, trasportandoci tra le nuvole e i sogni (intensa come dimensione onirica) dove appunto è la realtà dei fatti a confondersi.
L'ISOLA DEL TESORO - Stevenon, Hugo Pratt
E' la reinterpretazione da parte di Hugo Pratt della storia di Stevenson. Fedele all'originale, è stato molto bello ritrovare sotto forma di immagini e di sequenze visive quanto letto qualche mese fa, perciò reputo efficae la sintesi che ha applicato l'autore e che dimostra ancora una volta quanto sia potente il media fumetto se appunto chi lo usa è del mestiere.
CORTO MALTESE, MEMORIE - Pierre, Pratt
Volume molto interessante che spiega momento per momento la vita di Corto Maltese, letto appunto come personaggio storico realmente esistito o meglio, la presenza degli altri personaggi storici permette di rendere verosimile la figura accattivantissima di Corto Maltese, che emana ancora fascino, viaggi e avventura come se fosse modernissimo. L'ho trovato ben curato in tutte le domande, geografie e biografie che saltano in testa quando si leggono le avventure di Corto. Si hanno risposte a punti pochi chiari, si individua tutto ciò che serve per orientarmi cronologicamente e geograficamente dei viaggi del marinaio e pirata.
IL CORSARO NERO - Emilio Salgari
Era arrivato il momento, di leggere il libro cult della pirateria all'italiana. Piuttosto semplice nella lettura, efficace nel racconto, e carismatico nella figura del Corsaro Nero, che a fine lettura resta si vuole sapere come va a finire, soprattutto si pensa alla Principessa e si pensa a quanto sia d'onore il nostro pirata preferito. Sì, credo che crei una certa dipendenza alla voglia di solcare i mari e agitarsi tra i tifoni. Ma i tumulti del cuore sono più forti di qualsiasi tempesta.
Etichette:
I pirati,
Il Fumetto,
La Biblioteca (di Scandicci),
La Voyageuse
lunedì 26 dicembre 2011
4 FILM DA BIBLIOTECA
Come sempre ultimamente, guardo film per approfondire conoscenze che mi serviranno poi per i fumetti. Casanova di Fellini è servito per Gabbia Dorata, il mio secondo volume. Credo di aver dato quello che mancava l'anno scorso, e di essermi divertita di più a fare rimandi storici e ambientazione affascinanti. Credo sia anche il primo film che ho visto di Fellini e ammetto che è riuscito a sublimare la sessualità (oggi ho letto su un articolo di Focus che questa malattia è chiamata ipersessualità e che chi ne è affetto è convinto di stare bene e non si vuole far curare!) dando eleganza estetica e usando danza e ritmo. Non mi ha annoiato per niente, non mi è sembrato nemmeno lungo. Forse mi hanno dato informazioni sbagliate su Fellini.
Di tutt'altro genere, piuttosto banale e storicamente non sempre molto attendibile, è questo "destino di un cavaliere", una bella storia che si prende la briga anche di coinvolgere Geoffrey Chauser (sì, proprio quello di Canterbury Tales!) e di divertirsi un po'. Le donne sicuramente sono quelle meno attendibili, figuriamoci se avevano tutta questa autonomia. In ogni caso, è un film che si potrebbe far vedere a dei ragazzi, coinvolti anche dalla musica piuttosto moderna che viene utilizzata e a cui in qualche modo si riesce ad edulcorare una parte di storia che evidentemente risulta piuttosto pallosa.
Punti a favore del film. L'attore protagonista che riesce a rendere credibile un personaggio forse non tanto credibile (e la cui bravura evidentemente volevano gli angeli tutta per sé...) e l'antagonista (che ricordavo nel film Dark City) molto ben calato nella parte.
Il resto? Come già detto, godibile, ma nulla più.
Non so bene cosa stessi cercando, sicuramente non un b-movie, né una delle tante pellicole del duo, Terence Hill e Bud Spencer. C'è sicuramente in giro, un film più attendibile all'opera di Salgari, credo interpretato dall'attore di Sandokan (Kabir Bebi ? qualcosa del genere!) ma a questo punto è meglio non averlo trovato, visto che sto cercando di finirlo (e chissà se mai ci riuscirò, ho anche rinnovato il prestito!). E dopo tutte queste parole, forse non è ancora abbastanza chiaro che il titolo che film non ha niente a che fare con il romanzo e che se mai è preso a prestito solo per attirare l'attenzione. Va anche detto che non mi è dispiaciuto vederlo, perchè qualche idea me l'ha data.
Anche questo non c'entra niente con Salgari, se non altro perchè la produzione è americana e probabilmente non sanno nemmeno della sua esistenza. Però il film è un signor film, di quei film muti veramente ben fatti. Un assassinio, un figlio che vendica il padre, un piano formidabile, un traversimento, una principessa prigioniera, un innamoramento inaspettato, un tradimentto il riscatto del figlio, la possibilità di sposare la donna perchè tanto anche lui è di nobili origini, come si vede all'inizio del film. Questo sì che è un film di pirati, di nobiltà e di mare. E ne dice abbastanza di quel che mi serve!
Etichette:
I pirati,
Il Cult Movie,
La Biblioteca (di Scandicci)
martedì 31 maggio 2011
LA VERA STORIA DEL PIRATA LONG JOHN SILVER (B. Larsson)

L'ho terminato ad aprile, durante le vacanze di Pasqua, ma solo ora lo commento. Meglio tardi che mai. Intanto mi è stato regalato e se poco mi si conosce, si sa che io ai regali tengo troppo; poi mi serviva ormai, con tutti questi pirati con cui avere a che fare. Ho cominciato a leggerlo subito dopo L'Isola del Tesoro e non è stata affatto un'idea sbagliata. Ci stava a pennello e in un certo senso completava tutto quello che in qualche modo Stevenson tralasciava. Un lavoro di completamento certosino per un verso e di ricostruzione storica per un altro. In più coinvolge anche Daniel Defoe con il suo "storia dei pirati" (o qualcosa del genere) che ho recuperato ma a cui ho dato solo un'occhiata approssimativa (eppure quello che ho letto mi è già servito molto). Allora cosa diavolo ho da non entusiasmarmi? Beh, in definitiva l'ho trovato troppo lungo. Dopo un po' mi sono letteralmente rotta ed ho potuto terminarlo solo durante le vacanze e con l'ansia di cominciare l'Entaglement di Aczel. Comunque un gran libro, certo non mi pento di averlo cominciato a leggere e alla fine anche finito!
Per quanto riguarda invece i libri a carattere scientifico che ho letto e terminato, sicuramente farò un post a parte, perchè non c'è una sezione apposta e bisognerà inventarsela stavolta. E poi vorrei finire quello che sto leggendo, diciamo.
martedì 8 febbraio 2011
TREASURE ISLAND (Stevenson, 1883)

Potrei lasciare anche campeggiare qui l'immagine senza commentare. C'è davvero bisogno di commentare questa opera? E' di una grandezza infinita, una vivacità ineguagliabile e pur avendolo finito da qualche giorno, mi sento ancora alla ricerca del tesoro, più che alla maniera di Long John Silver, sicuramente a quella del giovane Jim, che con la sua incoscienza giovanile tira tutti fuori dai guai. Il resto è arte, il resoconto del viaggio affidato al ragazzo, lì fin dove poteva, testimonianza nella verosomiglianza più di qualcosa. Per scrivere un buon romanzo di pirati, ci vuole una mappa. L'autore si sarà anche fermato mentre lo scriveva, ma ha ripreso con freschezza e ottima caratterizzazione tutti i personaggi. E poi la sua modestia disarma più di tutto. Questo libro non è mai stato finito, continua nella nostra testa, nel nostro immaginario. E un libro diventa grande per questo. Per me non è stato troppo tardi cominciare a leggerlo.
Per fortuna che a farci un seguito sono stati in diversi. Per ora mi accontento di Larsson con il suo "La vera storia del pirata Long John Silver" che è poi stato regalato dall'unico essere al mondo che usa dolcezza e forza nel medesimo gesto. Dove sei? Il mio cuore è ad altezza del tuo.
Etichette:
I pirati,
il Guerriero Disarmato,
La Letteratura
Iscriviti a:
Post (Atom)