sabato 24 luglio 2010
BLOOD and ROSES (1960)
Scioccante. Scioccante. E parte del film mi è necessariamente sfuggito poichè l'ho visto in lingua inglese e dubito di aver colto tutte le sfumature possibili di questa opera d'arte. Pensavo che niente avrebbe superato il Dracula di Coppola invece, a mio avviso, questo è più bello. Anche se "bello" è una parola che vuol dire tutto e in questo caso niente. Come dire? Le atmosfere orrifiche, sospese, senza essere nemmeno troppo elaborate, pochi elementi magici per dare una profondità alla paura indescrivibile. Di morsi se ne vedono due in tutto, il resto è urla di donne e spostamenti repentini. E donne da lasciare il segno (non solo sul collo) nella bellezza e nella fragilità della psiche ce ne sono due. Vorrei piuttosto fare un elenco degli "oggetti orrifici": il vestito bianco da sposa, la macchia di sangue all'altezza del cuore, la rosa che viene donata quasi come un gesto d'amore, la stessa sfiorisce a fine episodio (simboleggiando la possessione di Giorgia), il ballo, il gatto nero (anche se nella versione che ho visto io non c'era, probabilmente tagliata), i boschi spellacchiati, gli specchi che riflettono un corpo morto, i baci proibiti (uno del fratello, uno alla donna, da lasciare i brividi anche dopo), l'incoscio di un sogno (probabilmente la scena più bella), la voce fuori campo della vampira secolare, Mirlaca. Della storia, pochi elementi, una gelosia fortissima della Carmilla (discendente di una famiglia di vampiri) che è innamorata del fratello e che induce a comportarsi in modo strano, comportamento che va a coincidere con la sua trasformazione a vampiro, ma anche semplicemente una proiezione immaginaria di questa trasformazione per poter raggiungere il suo uomo. Ha un solo modo, quello di prendere possesso della sua donna, fino a identificarsi con lei. Così, il momento più alto è quello in cui, attraverso un sogno, morde Giorgia. Il corpo di Carmilla muore poco dopo, sotto gli occhi del fratello, e Milarca... è nel corpo di Giorgia ora? Il velato saffismo, ogni vicinanza fisica delle due (nella gentilezza della vittima) mi ha fatto venire attacchi di panico. Del resto i vampiri fanno tutto quello che è proibito (donne, fratello) e questa sfida, questa sovversione, da parte del vampiro non fa altro che far emergere tabù repressivi dalla nostra morale. Forse è questo che copia davvero Stoker da Le Fanu (alla fine a lui si deve attribuire il primo libro sui vampiri e per giunta il vampiro è una donna, ma come sempre in queste cose, sono gli uomini a spuntarla in popolarità, quindi quasi oblio per Carmilla).
Non so, credo di aver detto tutto quello che potevo dire, resto ancora scioccata e non poco. Una rosa e un morso dal vampiro non mi farebbe male ora.
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