mercoledì 18 novembre 2009
DI MESE IN MESE [per ora voglio tornare]
Le cose si accaniscono contro ogni barlume di tranquillità. E' da quando sono qui che fatico a ritrovare un certo equilibrio. Ero più serena appena arrivata. Ero più serena prima di tornare giù, poi le sue attenzioni, il modo suo di porgerle, gli inviti e le ore condivise hanno dato abbastanza da rendere insoopportabile la qui presente sopravvivenza. Vorrei il calore, vorrei una tranquillità e la distensione dei muscoli, vorrei meno fobie e meno circospezione. Ho mantenuto la calma finora, ora vorrei impazzire, prendere il primo treno e tornare al caldo e al freddo che conosco. Ma non è così che funziona. Bisogna mangiare polvere, ingoiare i rospi, soffrire della lontananza. A pensare che avevo costruito tutto per affrontare i mesi d'inverno con maggiore pace, invece le cose sono andate diversamente, io che mi ritrovo sempre sola e non so dove andare se sto male. Oggi è il giorno del lamento, serve per scacciare tutti i fantasmi che mi vivono dentro e fare spazio agli spiragli di sole. Domani è un altro giorno, ritroverò la grinta e il giusto distacco, l'energia e le armi per la battaglia. Sono sola anche perchè sono un essere solitario, non dovrei dimenticarmelo. Si sceglie quello che si è, per karma o per amore. Però vorrei tornare lo stesso, per ora, e tornare vuol dire riabbracciare. Chissà se in fondo non è un'altra illusione oppure sto offendendo le già avute conferme. Per ora voglio tornare, magari cambierò tra un mese oppure è quello che gira attorno a me che deve cambiare. Per ora voglio tornare.
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