Non è un antieore, perchè l'antieroe è ispirato da cattivi sentimenti o che va contro le regole. Quindi è un eroe, ma è un eroe insolito, perchè non possiede tutti i canoni della forza, del coraggio, e non ha certo origini divine nè mitici.
Ieri sera mi hanno tempestato di messaggi, volevano che guardassi Saremo e che parteggiassi per Arisa, una ragazza che evidentemente abita a 15 minuti da Potenza. Io ho pensato alla solita artisticità potentina (che conosco abbastanza a mio discapito) alla difficoltà di venire fuori da un posto così e a che tipo di canzone un posto così (Potenza) per un posto colà (Saremo) si sarebbe potuta portare.
Poi mi è anche arrivato il messaggio della sua vittoria e a questo punto stamattina ho dato un'occhiata su youtube per almeno rispondere ai miei "messaggeri", ma sempre con una certa superficialità.
Sono rimasta un po' stupita. Quell'aria un po' sfigata, un po' nerd, un po' voluta, un po' avuta, non me l'aspettavo, non mi aspettavo potesse ispirare fiducia all'Italia intera. E' una ragazza comune potentina anche nei tratti e nel modo di parlare e si fa forte dei valori familiari ( il nome deriva dall'insieme delle iniziali dei suoi parenti) e non spezza nessuna tradizione. Anzi sembra più un ritorno, ma senza paure ancestrali.
Ho pensato che tutte le ragazze lucane sono così, un po' schive, un po' timide ma non troppo e a leggere che il suo personaggio è costruito, a me viene abbastanza da ridere. Impossibile.
La canzone ha un buon motivetto orecchiabile che rimane in testa. Molto poco italiano nel genere e il testo è semplice e... sincero. Non banale, non stupido, ma ingenuo, così come è l'immagine occhialuta della cantante. La moda nasce dai tempi. Non è la prima volta che sento questo "vento del cambio", che agli eroi forzuti sostituiamo personaggi fragili ma non indifesi, eroi comuni, comunque. Fa pensare anche il fatto che sia molto fredda sessualmente, non essendo appariscente e non cercando di colpire sessualmetne nessuno. E' l'immagine di questi tempi di cui siamo abbastanza stuffi del bombardamento? Non posso saperlo, quello che penso ora, ma lo dico sommessamente, che questo potrebbe essere un altro tormentone: abbiamo bisogno di una canzone semplice, immediata, che ci dia un po' di serenità, che ci infondi fiducia e che abbia per titolo "sincerità", che parli di un rapporto sereno anche perchè perfettibile in un vento del cambio che ci porta a tenerci tutti gli uni lontani dagli altri.
Che dire? Non è la prima volta. Sto pensando a Giusy Ferrero, la sua canzone molto poco italiana, il suo stile già sentito ma comunque originale, il suo personaggio, semplice ma particolare e per questo accattivante e che vale la pena ricordarlo, prima di tutto ciò faceva la cassiera. Esperienze del genere non cambiano le persone in superstar ma le tengono saldamente a terra. La Ferrero ha un appeal più pronunciato ma completa un quadro di per sè già molto convincente, ma sempre con una semplicità incredibile. Ah, la canzone. Come dimenticare che ancora ora se la sento alla radio mi soffermo a cantarla? In quel caso avevamo bisogno di non rendere l'affetto così veloce da come lo percepiamo oggi, da dimenticarsene. Abbiamo bisogno di qualcosa, di nuove cose in cui credere, punti fermi da stabilire nella nostra vita.
Non è meno importante che entrambe siano donne, nel senso che la semplicità dell'eroe sta anche in questo. Elementi diversi dall'eroe classico tout court, una donna per esempio.
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