Non mi era successa una cosa così nemmeno negli anni giovanili. O forse sì. Avere mancanza di qualcosa che non è fisicamente mai stata presente nè si può dire abbia consistenza di per sè. Eterea, forse. Due sono le cose: o scriverò d'avventura anche io (con tutti gli stereotipi del caso) oppure me ne vado a Toronto. O più a Nord, con i lupi, gli orsi e la popolazione Inuit. Deve essere una specie di richiamo della foresta, o più propriamente "dei ghiacciai". Ma prima sarò in balia di me stessa alla ricerca di questa mancanza e al suo significato lontano e profondo. Chissà cosa troverò. Una civiltà perduta, immagino.
In un certo senso mi sento un relitto (più che una reliqua) e potrei in alternativa farmi recuperare, come si preferisce. Nel modo più insolito o in quello più consueto, basta che mi si recuperi in qualche maniera!!
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