venerdì 5 dicembre 2008

RELIC HUNTER, PRIMA STAGIONE (1-22) e altro

Oggi si chiamano così, prima stagione, seconda, terza e così via. E tutti incollati ai cofanetti dvd, a non far a meno di guardare il seguito. Ne so poco o niente, so soltanto che alcuni sono gettonatissimi e che creano dipendenza seria. Inoltre credo di aver capito che l'elemento continuity non è roba da poco. Salire a bordo a metà strada significa non capirci un tubo, difatti io ho provato e confermo la sensazione di incomprensione e anche di esclusione mentre gli altri fanno battute che tu non capisci, su come vanno le vicende della vita e della serie tv. Il fatto di essere io un caso isolato non mi turba affatto: fosse solo per questo non mi sentirei così aliena. Ahah.

Ma le serie TV esistono da sempre, chi non ha mai visto Supercar o Mc Gayver? E tanti tanti altri? Beh, a quei tempi la loro forza era la non -continuity, non dovevi sapere niente, ritrovavi bene o male alcuni cliché che ti davano anche una certa sicurezza. D'importante c'era che partiva bene col primo episodio: ci mette un attimo a spiegarti il come e il perchè inizi tutto quella baruffa e del resto nemmeno volevi sapere altro perchè bastava quello per poterlo seguire. Era così anche per i cartoni animati, fatta eccezione di quelli strappalacrime (ma certi erano da censurare... ma non per quello che sono stati poi censurati!!) e quelli storici (naturalmente).

E allora? Beh, sono cambiati i gusti e questo si vede anche nei fumetti. Quattro episodi, quando sono collegati bene tra loro, la loro storia finisce e addio personaggi. E' giusto così, compri il primo numero sapendo che durerà poco. Poi se finisce, ti dispiace. Se dispiace abbastanza, l'editore ti fa pure continuare.

Ad ogni modo volevo parlare di Relic Hunter. Ho visto tutta la prima serie. I primi episodi sono fatti bene, ripeto, niente di stratosferico, ma piacevole abbastanza da portare alla dipendenza. Dopo un po' guardi e guardi, ma in realtà stai cercando qualcosa che non trovi. Non so chi scriva Lost e come gli sceneggiatori vivano assieme per poter far quadrare tutte le sottotrame aperte (come potrebbe essere altrimenti?) ma in una serie come Relic Hunter sicuramente c'è più libertà, ognuno vive a casa sua. Si vede che non tutti gli autori coinvolti riescono ad essere credibili, ad essere efficati allo stesso modo e a non far sembrare spaventosamente artificiosi i personaggi. Si salvano gli ultimi episodi che nonostante le pecche, fanno tornare a galla la ragione della dipendenza seria.

Voglio dire che non ci crede nessuno che Sidney Fox abbia avuto tanti amanti se poi in tutta la serie se ne bacia al massimo un paio e pare che quando abbia ceduto in precedenza era sempre sotto effetto di qualcosa che sia qualche febbre malarica o una romantica notte di luna piena; oppure che Nigel sbavi come uno stupido quando è chiaro dall'inizio che è asessuale (ma basterebbe ironicamente dire "inglese") e che sono alcuni riescono a riprodurgli con grande psicologia l'imbarazzo della sua nudità e quella degli altri, dell'approccio e della paura (in barba poi ai modelli che cercano di propinarci costantemente!). Oppure il semplice fatto che Sidney venga presentata come una che sa picchiare bene e quando la trama latita e si sente inizia a picchiare anche due o tre volte per episodio, fino a gestire anche tre o quattro individui alla volta (!!) e che Nigel si ritrovi più che estaneo alla lotta, quando invece dovrebbe essere quello che interviene accidentalmente e intelligentemente. Oppure, ancora, il loro semplice ruolo di ricercatori universitari e della sbadatezza di certi momenti di lui (col rimprovero di lei) che mal si legano con i momenti in cui conosce tutte le lingue del mondo e che invece una mano la dà sul serio. Sono solo alcuni piccoli esempi di incongruenze che fanno subito sentire la diversità degli sceneggiatori che pur seguendo le linee guida (come nei fumetti, naturalmente) non sono riusciti ad essere impeccabili nell'applicarle.
Bella invece l'attrazione tra i due, taciuta e attesa, quella di lei, basata sul rispetto e quella di lui, mista agli imbarazzi. E' vero, come dice qualcuno, che la serie sarebbe dovuta continuare in una quarta stagione, almeno per vedere una coppia evidentemente già ben affiatata realizzarsi, accorgersi di sè.

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