mercoledì 1 agosto 2007

NELLE FAVOLE

Dormo di un lungo sonno e di tanto in tanto mi risveglio. Mi hanno addormentata, come la Bella nel bosco e una Biancaneve avveletata dalla mela.

Quando mi sveglio ho bisogno di alimentare la mia mente dei sogni fatti, di incubi diurni e di tante pagine e tanti pensieri per il Grande Progetto.

In questi ultimi mesi ho vissuto forse in dormiveglia, effetto del veleno della mela, ed è in questo stato che i sogni si fanno più veri. Lo Specchio delle Mie Brame è un surrogato mal riuscito di quello della Matrigna e non dice mica la verità. Sarebbe più semplice, ma non lo è. Decidere. Decidere di capire se il Grande Progetto esiste davvero o meno.

Alle volte, svegliandosi c'è bisogno di riempire anche il cuore, ci si convince che sia necessario e ci si riaddormenta sicure. Quando poi mi risveglio, c'è il dolore, una freccia che mi ha trafitto e bisogna toglierla. Una freccia, una mela. Tutte e due avvelenate. Difatti è un'operazione complicata, perchè in realtà non so bene dove sono stata trafitta, ma sento il dolore. Mi riaddormento con la freccia, convinta di averla tolta.

Ecco forse io sono nel dormiveglia e sto pensando che la realtà è una favola bugiarda e che le cose davvero risolte sono ancora da risolvere? Non avete avuto mai questa sensazione?

Oggi mi sento di essermi svegliata da qualche giorno, ma come faccio a saperlo? Sento che ho tolto la freccia dalla costola (o forse era nel cuore), sputato la mela (che era pure marcia), e sento che il Grande Progetto è reale. Il Panico, ma questa è un'altra storia.

E' anche vero che devo restituire ancora la freccia all'arciere, e che nel restituirla potrei accorgermi che invece non l'ho tolta affatto, e che in quanto alla mela, non so. Non è detto che l'arciere sia il principe azzurro. Se davvero lo fosse, avrei il coraggio di dirgli che "non è il momento", e che se gli va potrebbe passare più tardi, chè c'ho da fare. Perchè io ho da realizzare il Grande Progetto.

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