giovedì 26 luglio 2007

HO URLATO CONTRO IL MONDO INTERO

La rabbia un po' per volta va via, scivolandosi addosso come acqua.

Ho urlato contro il mondo intero, minacciandolo di farlo a pezzi. Sarebbe potuta tremar la terra o avrebbe preso fuoco in una sola vampata. Non mi importa. Poi nell'accecamento rossovivo, ho provato a ricordare le volte precedenti, identiche da quando ho cominciato a pensare e contestare e mi sono resa conto di essere ancora viva, nonostante tutto. Non ho mai usato anestestici illegali, né ho mai annebbiato la vista in modo malsano, ho solo seguito l'unica via d'uscita che vedevo, magari correndo a perdifiato. Per riposare avrei avuto tempo dopo.

E' che quando sono furiosa sono furiosa, non c'è altro. E' l'ingiustizia che mi fa imbestialire. Non mi piace che la gente mi parli di valori, che poi è la prima a tradire, la prima a non conoscere e non capire.

E divento furiosa solo quando non ne posso più, quando ne ho davvero le tasche piene e magari salto su per un niente, quando farei meglio a stare zitta. Ci vuole troppa intelligenza per capirmi, o forse solo un po' di sensibilità in più.

Mi chiedo ogni secondo se ho fatto la scelta giusta, e so che "ovviamente no", ma non ho i mezzi per scegliere. Né quelli per cambiare. Questo è abbastanza avvilente di per sè. Sapere di vivere in una prigione. E gli animali in cattività possono solo impazzire.
Ma io non morirò prima di morire.

1 commento:

Abigail ha detto...

E' già mercoledì. Non scrivi più?
...
zut zut
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Ho proseguito la lettura di JW.
La segretaria del mio capo se ne è innamorata anche lei. Devo consigliarla a un'altra amica.
E non ho detto regalarla!
Un consiglio è un consiglio, un regalo è un regalo, giusto?
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Domani qui è lutto cittadino, come da 27 anni a questa parte. Un giorno di sospensione, speriamo sempre in qualcosa di nuovo e invece... nulla, il solito silenzio e il fischio del treno! Io non ci sono mai andata, alla manifestazione. Ho paura perchè so che mi commuovo e non mi va di farlo vedere. Mi basta leggere le storie del passato, fanno già male abbastanza.
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Il fischio del treno alle 10.25 però segna anche la fine di un anno, agosto è l'unico mese di totale sospensione del lavoro, qui. Un po' come le vacanze estive di quando si andava a scuola. Infondo fu proprio così che avvenne: tutti erano in partenza per le vacanze!
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Ti abbraccio. La tua ladruncola di blog ;-p