domenica 22 febbraio 2015

UN MARE DI SENSAZIONI E NON POTERLE RACCONTARE

Così stamattina ho avuto la mia grande prova. Non è stato affatto facile, ma lo sforzo, quel poco che ho fatto, mi ha ricompensata. Ho ricevuto un messaggio forse a più riprese, o forse non so, in cui ho capito con chiarezza questi ultimi 10 anni, quelli in cui mi ha voluta così, incontaminata dall'ambiente del cavolo a cui dopo tutto appartengo: non devo preoccuparmi, a me ci pensa Lui. I tempi forse non sono maturi, non sono maturi per gli altri e io devo solo affidarmi. Quel che è riservato per me è lì, nelle Sue mani, in attesa che si compia. E comunque anche se non dovesse esserci nulla di quello che magari mi aspetto (che non mi merito evidentemente, cosa avrò mai combinato nella mie vite precedenti?? Non mi importa saperlo, non più!) non devo preoccuparmi lo stesso. Io sono un Suo strumento e per me ha destinato cose diverse dagli altri, per questo è trascorso tanto tempo, per questo non sono stata infangata, per questo ha deciso di proteggermi in questi anni. Compirò il Suo volere perché così è che voglio anche io. Affidandomi completamente. L'unico rammarico è che mi aspettavo una chiamata, un messaggio, un cenno e invece non mi è arrivato nulla. Il rammarico è rendersi conto di non poter comunicare all'unica persona in grado di capirmi e capire questo importante messaggio ricevuto (e a cui ho affidato un po' del mio latitante affetto e probabilmente ho accelerato i suoi tempi e di affetto per me non ne ha abbastanza) e di non avere nessun altro a cui raccontarlo. Gli amici sono cari ma possono davvero capire questi meandri spirituali che sto penetrando? Sono i miei amici e capiscono tutto di me, comprendono anche se non hanno i mezzi. Vorrei farli più partecipi ma non possono loro e non posso io, a meno che non decida di convertirli. Ma non è questo il mio obiettivo. Li convertirò con io il mio essere, non con le mie parole. Sapranno cosa fare, dove andare quando vorranno cambiare il loro destino. 

Però dove sei, ora che ho bisogno di te? Che dolore inutile e immenso, e solo perché  i nostri tempi non sono gli stessi. Inutile pensarci, andrò avanti sicura del destino che Dio ha scelto per me. 

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