sabato 27 agosto 2011

NESSUNO MI PUO' GIUDICARE (2011).


Ovviamente il tag è un eufemismo. Cult movie non lo sarà di certo, una commendia divertente sì. Cominciamo da lontano, gli attori calati ognuno nella sua parte se la cavano alla grande, soprattutto la Coltellesi che disgrazia della parte che le hanno assegnato, ma anche del personaggio stesso, se la cava senza farmi accapponare la pelle. Personaggio discutibile quello assegnato a Papaleo, che però interpreta bene il razzista (ma sono sicura che anche a lui sono girare abbastanza bene a dover fare una parte del genere, certo sempre meglio della Cortellesi!). Poveri lucani nel mondo! Raul Bova, addirittura non sembra nemmeno finto, che abbia imparato a recitare? Purtroppo non basta quel suo corpo da sballaormoni a fare di lui un attore, però, ammetto è sopravvissuto. Morale del film? Forse da un lato si voleva fare una polemica alla politica italiana, ma in realtà il messaggio arriva molto diversamente: trovatevi un marito ricco oppure fare le escort. Che culo ragazzi. Non c'è denuncia, almeno se c'è è velata e l'urlo "Nanni Moretti" non salva l'impegno che si sarebbe voluto dare al film. E allora? Io non lo so, se fossi il regista, come lo sceneggiatore, qualche dubbio me lo sarei posto (di tipo educativo) . p.s. il gay di turno, una volta tanto mi sembra abbia detto tutte le sue verità e la sua invidia (per le donne) è stata perfetta ("tu non te la meriti"). Sìsì, io i peggiori li ho sentiti parlare così.

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