L'autore, un trentenne lucano (o quasi) si cimenta in una storia di vampiri, però raccontato tutto dal proprio punto di vista. L'altro titolo di questo libro d'esordio poteva essere "l'autobiografia di un vampiro" e forse ci avrebbe preso di più. L'idea non è male, lo svilupparsi della storia quasi sempre interessante e una scrittura percettibile come "d'esordio" senza però risultare troppo fragile. Non sempre però il tono e la curiosità riescono a restare ad alti livelli. Ho trovato inoltre le riflessioni sul mondo eccessivamente scontate (magari non per il protagonista che in effetti è alla ricerca di se stesso più che altro) e ripetute un po' troppe volte. Il concetto ad un certo punto è chiaro: questa non è l'autobiografia di un vampiro, ma quella di un uomo che diventa adulto. Del vampiro vero e proprio c'è forse poco da dire, quasi quasi ne esce come personaggio secondario. Ad ogni modo è stata una lettura che non rimpiango di aver fatto, tutt'altro, solo che non è all'altezza delle aspettative. Ecco.
P.S. Avevo bisogno di luce, cambio veste al mio blog, e lo ritrovo a mio modo.
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