E' così che so che non mi sono mai sbagliata. Noi anime incerte, confuse più della confusione stessa. Infondo ci riconosciamo e cerchiamo qualcosa che nell'altro scorgiamo appena perchè ci appartiene, almeno un po'.
Non mi sono mai sbagliata, davanti al fiume aspetto le risposte morte, alle domande che un tempo mi ponevo continuamente. Avevo ragione, si aveva tutti ragione e desiderio.
E tu dove sei? Perchè hai deciso di interrompere questo viaggio appena accennato? Perchè mi hai abbandonato? Perchè hai smesso di sognare? Io non capisco o capisco troppo bene. Siamo anime incerte, confuse più confuse che mai.
Vorrei che tornassi ma nel ritorno mi chiedo se sei tu quello che voglio, interamente, completamente. Così come ti conosco appena.
E' un nuotare leggero, in un mare piatto. Si tocca, se vuoi sentire il fondo. Niente ci trascina via, niente ci innonda di curiosi dei. Sono le cose sottili che ci inebriano, che solo noi possiamo capire, nello spessore acqueo. Per altri questo è soltanto niente, acqua salata, niente.
2 commenti:
Mi piace, soprattutto il finale, è così..tattile!
ciao Luciana! Come sai qui si cerca di sviluppare quanti più sensi possibili :-)
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