lunedì 1 dicembre 2008

GALANTUOMINI (2008)

Alle volte ci si può sbagliare, ma alle volte un errore può anche essere utile. Non credo avrei visto questo film in un'altra occasione (se non quella del cinema) e sbagliando poi gli attori protagonisti. E' stato senza dubbio un vantaggio. La storia è forse ambientata negli anni 90, agli albori ma non troppo della Sacra Corona Unita, ambientata nel Salento e così quotidianamente realistico da lasciare senza parole. Insomma mi è piaciuto. L'attrice, totalmente sconosciuta per me quando lo sono io per lei, ha interpretato non bene un personaggio così carismatico, ma ottimamente, cioè il personaggio è lei stessa. Dotato di buio e luce, allo stesso tempo, e molta carica sensuale e durezza psicologica, ma da sciogliersi per vendetta e in difesa del figlio. E' dura fare la boss, questo è il punto, ma almeno ora capisco qualcosa in più, di questi meccanismi familiari illegali. 30 con lode, insomma.

Di immagini che hanno lasciato il segno, ce ne sono diverse, naturalmente, ma da perfetta antropologa voglio lasciarmi questa. Un porto di scarico e carico, un scontro di dialetti e di lingue, quello barese, quello leccese e l'albanese. Il risultato è una babele ma anche un'idea ben chiara: questi popoli sono nemici più a casa loro che all'estero. E sì, poi con un po' di ironia, i baresi sempre baresi sono, gente con cui meglio non avere a che fare. Ahah.

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