lunedì 24 dicembre 2007

STORIE DA RADIO

Sto scrivendo altri audiofumetti de L'Insonne. Il primo è stato scritto di getto. Non ho ancora avuto notizie se piaccia o meno, nemmeno purtroppo ho potuto leggere tutti gli altri dei miei compagni di viaggio di questo momento. Quello di Angelo mi è piaciuto molto, il tema, la caratterizzazione dei personaggi e il genere (abbastanza fantascientifico). Il resto ancora non l'ho letto, che maledetta che sono. A proposito dei miei, il primo (ho addirittura già dimenticato il titolo) erano idee sparse qua e là. Ci sono alcuni riferimenti alla mia vicenda personale (quella pratica-quotidiana glissata tranquillamente, mentre quella psichica della morbosità chiaramente descritta). Resta un fatto di cronaca che visto tra 6 mesi quando la storia forse se la sono quasi dimenticata tutti, porterà a riflettere sugli eventi. Bisogna essere un po' preevegenti, ma io non sono Philip K .Dick. Non ci provo nemmeno, ma insomma se uno decide di prendersi un impegno lo fa con tutte le sue risorse. E se non ce l'ha se le inventa. Matteuzzi non ha dato segni, chissà come andrà a finire.

Nel primo quindi non ci saranno altre cose, altre citazioni personali. O forse una sì, Desdemona è una tifosa della Fiorentina. Siccome c'è un motivo assurdo per cui io sia diventata sportivamente legata alla Fiorentina o alla Viola (naturalmente i calciatori non c'entrano, non so nemmeno chi siano!) sì quella è decisamente una citazione personale, ma mi sembrava carina come cosa, far capire davvero il contesto di Firenze, così come lo vede uno che a Firenze ci abita, per davvero. Questo vale anche per la descrizione di Santa Maria Novella, la stazione. Infondo sono particolari che sfuggono a chi pur vivendola la città non nota. Va bene niente di che, naturalmente.

Il secondo episodio è troppo da ridere. Lo sto scrivendo ancora. Stamattina (sì perchè io durante le vigilie e le antivigilie ho l'ispirazione più forte, i momenti in cui mi isolo volontariamente dalla confusione...). Non posso aggiungere molto, non so nemmeno se la consegnerò. Ho chiesto alla persona coinvolta se potevo coinvolgerla così tanto. E' una di quelle persone che guarda questa parte di di me con sospetto e non è mai di questo che si parla tra noi. Non gliele frega nemmeno nulla che si parli di lei o di qualcun altro. Ha detto solo che vuole i diritti d'autore se i riferimenti NON SONO VAGHI. Il colpo di scena comunque non è lei, il colpo di scena sono io. L'ironia è alla base di tutto e stavolta prendo in giro me stessa. Solo io posso farlo, io non sopporto che la gente mi prenda in giro. Anche se si tratta solo di una battuta. Non ho lo spirito dello scherzo, ma del resto io non prendo in giro mai nessuno. Per me tutto è tanto serio. Sono troppo seria, come persona devo essere noiosa, penso.

La terza storia? Non so nemmeno se sono tre o di più o di meno. Non ci ho ancora pensato. Funziona che non si penso e poi arrivano due o tre cose, tutti separate tra loro che io faccio solo un giro, alle volte lungo, per metterle insieme.
Vedremo.

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