sabato 22 settembre 2007

VALIGE A TERRA

Ho ricevuto una telefonata mercoledì che ha sconvolto un po' i piani. Ho accettato ed ora stamattina sto aspettando la conferma. Tarda ad arrivare, come tutte le cose importanti. Il fatto è che mi impone di avere le valige a terra e poco concentrazione per lo studio. L'esame è troppo vicino ed io sono troppo lontana già. Per una volta non sono i fumetti a distrarmi (a Milano ora neanche riesco a pensarci), ma la vera realtà, quella che ti fa decidere se essere dentro o fuori le cose, viverle o lasciarsi vivere, o addirittura ascoltarle in sordina. Il rumore è quello che fa la differenza, se arriva ad onde lunghe l'orecchio potrebbe non percepirle, ma quando la sua frequenza è così alta, io perdo il punto da cui arriva e questo non può che essere il disorientamento.

Forse è davanti a queste cose che gli altri mi chiedono "come andrà a finire". Io questo non lo so. Non so niente. La città almeno non è la stessa e questo aiuta i ricordi a non ricordarsi di sè. Perchè sì, ho preso un'altra delle mie grandi decisioni. Il non interagire. Che infondo ad ogni sentimento profondo c'è un fuoco che interagendo si alimenta. E' una questione di sopravvivenza, di non gettare in quel fuoco altre energie preziose, soprattutto in questo momento. Finita in questo silenzio, in questo angolo di mondo in cui non si può comunicare con me, dovrei raggiungere uno stato di calma che però porta alla luce un'altra verità. Qualunque cosa sia questa morsa che prende il mio stomaco, non faccio finta che ci sia e nemmeno che non ci sia. C'è. Altre parole non servono per spiegarla, è inspiegabile. So solo che non scomparirà in questo angolo di mondo, ma che almeno resterà solo con me, poichè sono l'unica che sa come custodirlo.. Anche questa è sopravvivenza, ma questa è la sua. Infondo continuo a fare favori gratuiti a chi nemmeno se lo merita.

Stavolta sento che la decisione è presa, ma che nel buio di certi momenti tornerà a galla magari facendomi sentire in compagnia, ed sarò lì a chiedermi perchè non è andato via, ma almeno, avrò la legittima soddisfazione di non averlo fatto uscire da qui. Perchè qualunque cosa sia è soltanto mia. Anzi, la prossima volta ogni mia sillaba sarà venduta a caro prezzo. Tiè!

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