domenica 16 settembre 2007

ACQUA (KARMA CONTRO KARMA)

Naufrago. Ondeggio sulla riva del mare, ondeggio sulla marea bassa di una palude, non vedo il fondo, non vedo approdo. E’ un posto infinito, fuori dal tempo, non c’è un posto da raggiungere, un posto da cui partire. Mi abbandono all’onda, ho chiuso gli occhi per vedere se è tutto finto. Il buio, socchiudo, riapro. Non sembra il sole, ma potrebbe essere una nuvola ad oscurarlo. Ascolto, i rumori. Sento il corpo, l’ondeggiarmi nell’acqua. Mi raccolto, piego le gambe. Mi guardo attorno. So che ci sei. Sei il mio specchio, come quest’acqua: proietta, riflette, ma non siamo uguali, noi insieme siamo complementari. E poi io sono te, tu sei me. Mi guardo attorno ancora e ancora non ti trovo. Ma so che ci sei, ti sento. E questo posto è il posto dove dimora il karma, prima che rinasca. E noi ne siamo parte, in conflitto. Karma contro Karma. Essenza contro Essenza. Ma necessari.

In questa esistenza, ti ho riconosciuto. Da subito, o quasi. Forse mi ha riconosciuto prima tu e non ti davi tregua della mia indifferenza. Ostinatamente così umani, ci perdiamo in rivoli, nelle increspature ornamentali. Non hai pensato ci fosse già un legame sottile.

Ora sembra tutto facile, chiaro. Vedo il tuo volto, immenso, che mi prende tutto lo sguardo, tutto il mio volto. Non posso conoscerlo, ma lo conosco, sento familiare non i tratti ma quello che la sensazione che emana. Sei tu. E non so chi sei e perché hai questa forma umana ed io la mia. Ti spaventa, ti ha spaventato. Sei la parte che non trovavo nell’acqua cosmica, dove il karma attende prima di rinascere.

Ma adesso non so che fare. Ho provato a spiegarti, ma le parole non servono. Gli umani chiamano questo “amore”, ma non sono così ingenuo, da non saperlo riconoscere. Io l’ho sentito tante volte, l’ho coltivato ed offerto tutta la mia dedizione. Questo è altro, è qualcosa che tocca corde lontane, arcaiche, ancestrali. Dove ci siamo già incontrati? Non riesco a ricordare, non posso. Dovrei essere Dio, ancora non lo sono.

Legati. Sento che siamo legati, da una trama fittissima che ho provato a spezzare, per non ferirti o solo per lasciarti andare per la tua strada. Non ci riesco, non sono padrone di questa trama. So solo che non so spiegarti come potremmo fare. E tu non vuoi capire, non puoi ancora capire.

E’ finita qui, dopo innumerevoli sforzi umani, di sfruttare la nostra vita terrena per risolvere questo empasse. Mi ritroverò ancora sulle acque divine, mi volterò ancora cercandoti, e forse mi ritroverò in una nuova vita e tu nella tua. Ancora separati ancora così diversi, ancora così uguali. E forse questa volta potrò venire a riprendere quel che è mio e quel che è tuo. Prenderti e donarmi.

Un tempo infinito, miliardi di battiti di ali e di ciglia, prima di poter rincontrare e uccidere questo dolore che ci separa. E far rinascere tutta quella gioia che ci unisce.

8 commenti:

Daniela Zac ha detto...

Mi rendo conto che ci vogliono delle spiegazioni.

Il KARMA è (come concetto filosofico) tutto ciò che si è fatto finora - di cui aspettiamo ancora le conseguenze - e tutto ciò che ancora faremo, perchè in qualche modo è già segnato, attraverso la tendenza della nostra vita, ciò che faremo. Non si tratta di DESTINO, poichè il destino è immutabile - stabilito da Qualcun Altro - il KARMA è affar nostro, l'abbiamo creato noi nella vite precedenti - e in questa - e solo noi possiamo cambiare il corso della nostra vita attraverso le nostre "azioni". Non è forse però meno facile di cambiare il nostro destino.

Ad ogni modo qui, Il Karma diventa un un'entità assimilabile alla persona, ma non è una persona, è un'ESSENZA. Potrebbe essere confusa con il concetto di ANIMA, ma nella filosofia buddhista (già l'induismo l'accetta) l'anima non esiste e quello che passa di vita in vita è il karma, che si scinde in COSCIENZE e che si riuniscono al momento giusto, senza in conseguenza alle nostre azioni.

Daniela Zac ha detto...

Tornando a quello che ho scritto.

Il mondo di passaggio tra questa vita e le altre onestamente non so se è mai stato descritto (ad ogni modo è tutta roba che si trova nelle UPANISHAD), io però ho avuto/sentito per la seconda volta nella mia vita questa visione dell'acqua - che del resto è uno degli elementi che PURIFICANO - suggestionata da cosa non posso certo dirlo. Sta di fatto che ieri notte ho percepito questa dimensione altra, come se...come se fosse un ricordo lontano! Per quanto ne so sono in pochi a poter ricordare le vite precedenti e non sono persone comuni di certo: uno degli esempi/parabole della vita del Buddha è il momento in cui racconta con esattamente quello che gli è successo fino a questa "incarnazione".

Ad un certo punto nella mia visione viene usata la parola Dio, in questo senso qui, poichè non è una persona comune che può ricordare. Va anche detto che nelle culture indiane si contemplano stati/condizioni diversi di reincarnazione. Lo stadio più alto al nostro - a parte nascere come elefanti o vacche - è quella di nascere Dei, parti di un Dio più grande che va sotto il nome di Braham. Gli Dei non sono Braham, se lo fossero avrebbero raggiunto il famoso Nirvana. Niente di blasfemo quindi, basta affidarsi al concetto di santità cristiana per ritrovarci tutti a pensare la stessa cosa.

Infine la persona, l'altra essenza a cui accenno. Parlo di una RELAZIONE KARMICA molto forte che si è creato nelle vite precedenti. Forte da riconoscerla in questa, forte da intuire che arriva da lontano e che varebbe la pena sfruttare questa vita per risolverla. Ma non siamo sempre coscienti di tutte queste cose. Allora forse questa specie di racconto è un invito e una resa. Per quanto assurdo sia, la scoperta di questi meccanismi divini, comporta l'accettazione e in quanto tale una liberazione. ma qui andiamo lontano.

Ps. la relazione karmica si può anche instaurare in senso univoco, pensate ad una rock star che non conoscerà mai un suo fan osannante.

Abigail ha detto...

A volte mi domando perchè la notte non dormiamo invece di perderci tra desideri, pensieri, impressioni, sensazioni, visioni, favole, disperazioni, dolori, lacrime, sorrisi, sospensioni, vuoti, sudori, insonnie, rumori...

Però sei fortunata (o forse no?) ad esperire certi legami così profondi.

Abigail ha detto...

Ah, dimeticavo... io poi non capisco mica nulla...
^___-

Daniela Zac ha detto...

"Però sei fortunata (o forse no?) ad esperire certi legami così profondi."

Opto per il "forse no", ma si sa che sono una gran pessimista e lagnona. Comunque credo sia solo l'inizio di una introspezione mia ma universale, sulle ragioni e le leggi del mondo.

" Ah, dimeticavo... io poi non capisco mica nulla...^___-"

Beh, spero di averti provocato almeno sensazioni difficilmente riproponibili! :-DD

Abigail ha detto...

"Beh, spero di averti provocato almeno sensazioni difficilmente riproponibili! :-DD"

Ohi cara direi che è dall'estate scorsa che mi provochi... e sempre nei luoghi meno opportuni!
;-D
(perchè naturalmente ora sono in ufficio!!)

Comunque si, mi provochi ma non so mai se cercare le tue esperienze in quello che scrivi e quindi cercare te, oppure prendere le riflessioni universalmente e cercare me. Ma forse alla fine il risultato è lo stesso, vero?

Daniela Zac ha detto...

"ma non so mai se cercare le tue esperienze in quello che scrivi e quindi cercare te, oppure prendere le riflessioni universalmente e cercare me. Ma forse alla fine il risultato è lo stesso, vero?"

o_O'' e chi lo sa! Però so che visto, che non è facile già per me ritrovarmi, non so se ci riescono gli altri al posto mio:-D

Abigail ha detto...

Se ti trovo te lo dico!!
^_____________^