sabato 11 agosto 2007

FORSE NON LO SAI MA PURE QUESTO E' AMORE

Il viaggio è cominciato così, sulle note di questa canzone di Vecchioni (che tra l'altro detesto senza una vera ragione) e di cui non so il titolo ma penso sia questo. Ascoltandola ti resta il ritornello e pensi a cosa alluda davvero. Come ogni buona canzone, ognuno ci vede dentro quello che vuole e la fa sua. Io, colta di sorpresa, mi sono ritrovata a dar loro ragione ( a Vecchioni o/e alla canzone?): mi sento un trapezista che si lancia di continuo da un punto altissimo all'altro del circo, fermandomi soltanto pochi minuti prima di ricominciare il dondolio acrobatico. Oscillo insomma tra la rabbia e la rassegnazione di sentire quel che sento, e di avere attimi di equilibrio per quei pochi minuti, che corrispondono alla quiete e alla lucidità, in cui forse mi rendo conto che "pure questo è amore" e che "ognuno ama come può (e si da ragione da solo?"), malgrado nemmeno lo voglia davvero. L'oscillazione è anche metafora del viaggio. E' da ormai più di un anno che mi sento in un vagandondaggio non troppo voluto nemmeno questo, ma oramai affetta da quella curiosa e fastidiosa sensazione di formicolio all'altezza della pianta dei piedi che impedisce di stare troppo fermi in un posto. Una volta fermata sul trespolo, dopo aver sfidato l'aria e la gravità (per non parlare delle vertigini!) l'istinto è quello di rigettarsi in volo, dentro un lancio che vede la meta ma non come arrivarci, come ci arriverò. Senza fiato, col batticuore e pallida (di più) di paura. Un respiro più profondo, un'occhiata superficiale attorno a me e già guardo dove andare poi.

Ora però sono qui, sto cercando qualcosa da fare che non sia inutile, prima di ripartire ancora. Stare qui mi ricorda indistintamente tutti i posti in cui sono stata e perchè, con chi e come stavo.
Un ricordo ricorrente è il momento in cui mi sono trasformata dalla ragazzina di sempre che badava solo a se stessa (non so bene con quali risultati) e se ne fregava del resto del mondo perchè il resto del mondo se ne fregava di lei, ad una donna che si è emancipata dal passato, dalla sua impazienza di vivere, a cui hanno avuto anche la bella idea di affidare una responsabilità non da poco. Me ne frego di più del mondo ora perchè ho cominciato a diventare io una parte importante nel cambiarlo. Perchè so che salverò qualcuno da inutili pensieri distruttivi o forme basse di autostima che affliggevano la mia adolescenza. E già, perchè "forse non lo sai ma pure questo è amore".

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