Film di fantascienza dagli anni 90 in poi. Io sono sempre restia, il perchè deve essere una certa convinzione culturale che mi fa pensare che il meglio è stato già fatto. Di questo film poi avevo letto una recensione piuttosto negativa ma non ricordo perchè e inoltre il titolo mi sembrava fuoriviante. Nirvana per un nome di un videogioco.
Ad ogni modo l'idea non mi sembra orginalissima (c'è qualcosa di simile in eXistenZ, ma bisognerà vedere quale è sbucato prima sul mercato) ma filtrata dalla mente di Salvatores che evidentemente aveva qualcosa da dire a proposito. E a suo modo ci riesce. Quello che stupisce è l'aver scelto in una ambientazione così dickiana (la scenegrafia è una versione povera di Blade Runner?) una situazione italiana e dialettale. Parlare di cyberspazio in dialetto grumese, ve lo immaginate? Ad ogni modo mi ha colpito e il titolo del film comincia ad avere un senso se pensiamo ad una Stefania Rocca (forse non bravissima ma oggettivamente molto particolare nei tratti da essere abbastanza androgina) che dice qualcosa come "Perchè lo faccio? Per i soldi e per
il karma yoga: fare tutto quello che ci compete, anche l'impossibile.
Forse non aveva tutti i torti Christopher Lambert quando durante un'intervista diceva che questo film gli aveva cambiato la vita.
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