martedì 12 gennaio 2010
IL VILLAGGIO DEI DANNATI (1960)
Cose da non perdere. Questa è una di quelle. Un film che inizia davvero con un effetto bomba che però non viene spiegato e questo è l'unico rammarico. Ma per il resto spacca. Spacca più di tanti film moderni, spacca perchè con effetti speciali zero (e quindi tutto affidato alla recitazione degli attori di una volta e piccole trovate sceniche) riesce a creare una sensazione di ignoto prima e di angoscia dopo. I bambini poi fanno la loro paura con piccoli accorgimenti che nell'insieme creano più terrore di ben altre cose viste e riviste e dense di plastici. Mi ha davvero stupida, mi ha tenuta legata allo schermo del pc per tutto il tempo. Solo non spiega da dove arrivino i ragazzi (mutazione genetica diremmo oggi) e soprattutto da dove arrivi il campo di forza dormiente. Da non dimenticare quanto, in un contesto tradizionale de genere, queste donne provino il senso di vergogna. D'effetto. Grandezza intuitiva. Peccato il finale. O almeno io ho la sensazione che la prima parte sia un capolavoro e che il resto invece si trascini via per forza di cose. Ad ogni modo da non perdere. E in parte mi ha spiegato un libro che avevo letto tempo fa ma anche l'interpretazione giusta che si potrebbe dare alla serie di Medda (parlo di Caravan)! Ah, quasi dimenticavo. Era sicuramente più di un anno che avevo in programma di vedere questo film, tante volte rimandato perchè lo credevo troppo pauroso. Lo è ma questo era il momento giusto per vederlo.
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