venerdì 7 settembre 2007

LA CARTOPAZZIA

"Il fatto è che io sono come Desdemona (...) io non ci credo a queste cose, sono loro che credono in me!"
Cosa c’è di più vero di questa frase?

Prima di partire per Barcellona, abitavo nello stesso palazzo delle colleghe di Master. Beh, non c'erano di certo finite per caso, ce le avevo portate io. Sapevo che la stanza era libera ed eccole là. Avevano la mania di leggere il futuro attraverso I famigerati Tarocchi. In realtà avevano delle semplici carte napoletane ma da lì riuscivano a farci uscire di tutto. Ovviamente io non volevo farmi predire nessun futuro, ma chissà perché insistevano tanto. Beh, il motivo è semplice, ora lo so, non ci si può leggere le carte da soli e quindi "se io leggo a te tu leggi a me". Era una sorta di malefico ricatto a cui non ho potuto più sottrarmi anche se io ero e sono scettica in materia. Naturalmente non ne capivo nulla ma per forza di cose alla fine ho imparato la regola generale:

Cioè le carte suggeriscono, tu devi solo improvvisare.

Capirete che tipo di lettura poteva fare una a cui queste cose di solito non interessano. Eppure funziona esattamente così. Si dice che l'insegnamento avviene per trasmissione orale (i virus non c’entrano), ma vuol dire che come tutte le arti magiche, atti rituali e tutto quanto, deve insegnarvelo qualcuno, o almeno, deve insegnarvi il significato di ogni stramaledetta carta. Un certo impaccio era prevedibile ma alla fine riuscivo a cavarmela. Almeno per quello che serviva, potevo ritenermi soddisfatta.

A questo punto nasce la curiosità di capire, cosa mi avevo letto prima della famosa partenza per Barcellona? Che avrei avuto dei casini bestiali a stare lì, che vicino a me c'era qualcuno (“un re di bastoni” che stava lì sulla mia destra e mi vigilava) che mi voleva molto bene e che... sarei andata in bianco(!), ma c'erano delle belle amicizie, a sopperire al bianco (?). Purtroppo andò esattamente così, ma per fortuna c'avevano preso anche sulle belle amicizie, utili a farmi dimenticare il dolore che avrei provato, quello che avrei causato (al re di bastoni) e al fatto che volendo avrei potuto anche optare per un altro colore, ma che non ne valeva la pena. Io non ci riesco a prendere per i fondelli nessuno, ora senza carte, ci arrivo da me.

Ovviamente, io passato il mese stressante in cui fui costretta ad imparare a leggere le carte napoletane ho abbandonato la mia proficua attività da cartomante e ho preso la mia strada, senza sapere quale. Finché in una notte d'estate (cito al canzone, ero giorno) feci l'imbecille e mi misi da me, nei guai. Tutto quello che avevo predetto quella notte (giorno) inesorabilmente si avverò e uno dei “letti” mi regalò un paio di Tarocchi, quelli veri.
E’ così che ho scoperto che i Tarocchi dovete farveli regalare, se no non funzionano. Dicono anche che devi tenerli 24 ore addosso, con te. Nello scetticismo, ho lasciato le carte in borsa il caso volle che quella borsa era sempre con me. Mah.
A quel punto mi sovvenne il sospetto che dovessi andare fino infondo a quella curiosa storia.

Beh, la prima cosa da fare era cominciare a studiare il libretto d’istruzioni, ma sapendo quanto tempo dedico a comprendere l’uso di qualche oggetto tecnologico appena comprato, avrò dato massimo un’occhiata sommaria. Poi c’era il problema delle cavie umane, trovare qualcuno più scettico di me, che si sottoponesse alla lettura. Niente di più facile, tutto increduli, creduloni, e incredibilmente soggiogati dalle mie capacità medianiche. Poi la notizia è cominciata a diffondersi tra i parenti e lì è cominciata la fine. Altra regola. In realtà non riesci a sottrarti alla lettura, qualcosa di inspiegabile ti spinge a leggerle anche quando la richiesta è solo di sapere se è meglio comprare il vestito rosso, invece di quello verde. Ci sono casi più gravi, va detto, quelli che veramente hanno bisogno di una risposta e invece di farmi prendere dall’ansia di prestazioni, finisco per tracciare la vita intera di qualcuno. A loro discapito, ben chiaro! Certe volte, si vedono soprattutto le magagne!

Non mancano nemmeno i momenti in cui inquadrata la situazione generale, c’è il problema di dover suggerire qualche ipotesi su cosa fare. Alle volte è facile, altre no. Penso sia davvero un fatto soggettivo, come si fa? E i rischi?
Perché davanti alle scelte, altra regola, le carte ipotizzano esattamente come noi, non ti dice cosa farai, ma cosa ti potrebbe succedere in seguito a l’una o l’altra cosa. Questo si sposa bene con la mia teoria del karma, le linee generali ci sono, ma tutto il resto è affar nostro, dovremmo essere più padroni delle nostre azioni, invece di lasciarci guidare da un mazzo di carte.

Bene, e allora? Allora niente, ieri sera ci pensavo, che ho dovuto nascondere i Tarocchi, per causa di forza maggiore. Io non c’ho niente contro di loro, ma vorrei il libero arbitrio indietro, o meglio, il mio è intatto visto che su di me non funziona, ma quello degli altri. Tutti liberi di agire come preferiscono. Infondo ho fatto loro un piacere a nasconderli. Solo non ricordo dove. Ricompariranno al momento giusto? Chissà, solo loro lo sanno.

Chiudo il post invece con la lettura de I Ching, più divertente e con qualche ecstacy di saggezza per me:

ecco il responso di oggi:

2 K’un – Il ricettivo (presente)
2 K’un – Il ricettivo (nucleo)
57 Sun – Il mite (storia)
7 Shih – L’esercito (futuro)

2: il momento è favorevole più per attendere i risultati più che agire. E' bene accogliere tutto ciò che offre il destino / la terra è ricettiva ed energetica. tutto poggia sulla dedizione e sulla fermezza. / (amore) sentimenti intensi e segreti. / (lavoro) evitare di prendere delle iniziative. / (salute) buona resistenza alla fatica, si riprendono le forze.

Consiglio: agire senza esibirsi, puntare solo ai risultati.

57: il vento disperde le nuvole e il giudizio i pensieri oscuri. Bisogna agire in maniera costante e progressiva, mai con la violenza. / è possibile riuscire a raggiungere il proprio obiettivo con azioni modeste ma continue /è fondamentale preparare il terreno per riuscire a convincere gli altri senza forzature. / (amore) fase statica / (lavoro) la pigrizia limita le vostre azioni. / il relax fa bene, l'importante è non esagerare troppo. / non trascurate gli impegni, la fortuna è in arrivo. / avete nemici che operano nell'ombra, scopriteli ed eliminateli, questa dura lotta vi porterà al successo. / dovete cambiare strategia, l'inizio non è buono ma il cambiamento porterà fortuna.

7 il successo dell'esercito dipende dall'organizzazione del suo comandante. Nonostante le difficoltà bisogna sempre avere ordine e disciplina nei riguardi del nemico. / un capo esperto mantiene l'ordine sempre. L'autorità deve essere fatta rispettare ma non opprimere. Occorre mantenere rispetto e armonia / (amore) se si resiste ad una tentazione, ci si troverà soddisfatti. / per non sbagliare è utile lasciarsi guidare dal cuore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma quanto pensi tu?

Mi hai sorpresa.
Un'altra volta!

Ma come fai? Dove trovi le parole?


Li'nda
:-D